Mestre-Foggia, l’operazione antimafia congiunta

Alle prime ore dell’alba, i Carabinieri di Foggia e Venezia hanno eseguito sette arresti, smantellando una rete legata al boss mafioso Marco Raduano

Arresti tra Mestre e Foggia: smantellata la rete di fiancheggiatori del boss Marco Raduano.

La rete di traffico internazionale di droga

Un’operazione coordinata dai Carabinieri di Foggia e Venezia ha portato all’arresto di sette persone tra Mestre e Vieste, accusate di traffico internazionale di droga e favoreggiamento della latitanza del boss mafioso Marco Raduano. L’azione, scattata alle prime ore del mattino, rappresenta un importante risultato nella lotta alla criminalità organizzata.

Raduano, evaso dalla casa circondariale di Nuoro il 24 febbraio 2023 calandosi con lenzuola annodate, era stato inserito nella lista dei tre latitanti italiani più pericolosi, ricercati da Europol ed Enfast.

L’arresto di Raduano

Dopo la fuga, il boss si era rifugiato in Spagna, dove aveva avviato un canale per il traffico di hashish e marijuana. La droga, prodotta tra il Marocco e la Spagna, veniva poi spedita in Italia attraverso pacchi postali. Alimentando così il mercato illecito, in particolare nella cittadina di Vieste.

L’arresto di Raduano, avvenuto a febbraio 2024 in Corsica grazie alla collaborazione internazionale delle forze dell’ordine, è stato seguito dalla cattura del suo braccio destro, Gianluigi Troiano, in Spagna. Quest’ultimo, divenuto collaboratore di giustizia, ha fornito dettagli cruciali sulle operazioni del clan e rivelato l’identità dei membri della rete.

Arresti a Foggia e a Mestre

Gli arrestati, accusati di aver favorito la latitanza di Raduano, garantivano supporto economico e logistico. Ma anche a procurargli beni di consumo e strumenti di comunicazione criptata. Le indagini hanno confermato che parte del denaro utilizzato proveniva dal traffico di droga.

L’operazione è frutto di mesi di indagini condotte dai Carabinieri del ROS, sotto la direzione della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, con il supporto di unità cinofile e mezzi aerei.

L’inchiesta, ancora in fase preliminare, segna un duro colpo per il clan Raduano. Ma sarà il processo a stabilire la colpevolezza degli indagati, garantendo il pieno rispetto del contraddittorio e delle garanzie legali.

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