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Mestre, Gino Cecchettin: “Ora più donne denunciano”

Gino Cecchettin, padre di Giulia, ha elogiato il coraggio della consigliera Silvia Cestaro, che con la sua denuncia pubblica rafforza la lotta contro la violenza sulle donne

Gino Cecchettin: una voce contro il silenzio della violenza sulle donne.

Silvia Cestaro: un esempio di coraggio che ispira

Un applauso commosso ha accolto l’intervento di Gino Cecchettin, padre di Giulia, durante l’incontro organizzato all’M9 di Mestre per la presentazione del suo libro “Cara Giulia”.

Un’occasione, questa, per ribadire il messaggio della fondazione che porta il nome della figlia: fare rumore contro la violenza sulle donne, un grido che continua a risuonare forte e chiaro.

Tra i momenti più toccanti dell’evento, il riconoscimento al coraggio della consigliera regionale Silvia Cestaro, che ha scelto di denunciare pubblicamente una violenza subita. Gino Cecchettin ha sottolineato come il gesto della Cestaro rappresenti un esempio straordinario, soprattutto per il ruolo istituzionale che ricopre, capace di infondere coraggio a chi vive nella paura e nel silenzio.

Gino Cecchettin per il cambiamento

Alla serata hanno partecipato personalità come Matteo Zipponi, presidente del Rotary Venezia-Mestre, che ha confermato il sostegno del Rotary alle iniziative della fondazione. “Gino ha dimostrato che anche il dolore più grande può trasformarsi in un progetto concreto e ricco di significato,” ha dichiarato.

Tiziano Graziottin, direttore della scuola di giornalismo Dino Buzzati, ha guidato il dialogo, mettendo in luce l’impatto positivo dell’impegno di Cecchettin: “Hanno smosso le acque, impedendo che tutto tornasse come prima, spegnendosi nell’eco della tragedia.”

La fondazione dedicata a Giulia sta attirando un numero crescente di sostenitori, tra cui associazioni culturali e l’Ordine dei Giornalisti del Veneto. Il loro obiettivo è chiaro: sensibilizzare e sostenere le vittime affinché trovino il coraggio di denunciare e non si sentano sole.

In un Paese in cui troppo spesso la violenza sulle donne resta un dramma sommerso, il lavoro di Gino Cecchettin e della sua fondazione rappresenta una speranza e un esempio di resilienza e di cambiamento.

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