Tornano i riflettori sul buco dell’ex Umberto I a Mestre e questa volta il progetto di recupero, l’ennesimo e la città spera sia anche l’ultimo, ha anche un nome. Si chiamerà “Nuova Castelvecchio”.
Il progetto “Nuova Castelvecchio” nel buco dell’ex ospedale di Mestre
La famiglia Canella, che controlla la catena di supermercati Alì, ha trovato la quadra con il comune di Venezia sulla cubatura della parte residenziale. Questa sarà ridotta del 32% rispetto al progetto del 2021. L’accordo prevede anche la costruzione sulla parte verde di venticinquemila metri quadrati di zone per la socialità. Ci saranno, infatti, percorsi pavimentati ciclabili e saranno eliminate le recinzioni. Saranno inoltre rinaturalizzazione le sponde del fiume Marzenego.
La nuova skyline dell’area “Nuova Castelvecchio” a Mestre sarà costituita da quattro torri, di cui la più alta di 87 metri, invece dei 115 metri ipotizzati precedentemente. Le altre torri avranno un’altezza rispettiva di di 42, 42,5 e 76 metri. In totale ospiteranno 150 alloggi che saranno costruiti con materiali e tecnologie di ultima generazione. Il principio ispiratore è la rigenerazione urbana dell’area, ridotta a centro di spaccio e rifugio per senzatetto.
Rinnovamento urbano e sostenibilità
Anche il supermercato Alì avrà un’immagine diversa: sono previsti un tetto verde sulle falde a nord del supermercato. mentre sulle falde a sud saranno presenti degli impianti fotovoltaici. Ci saranno mille posti auto e l’investimento è pari a 150 milioni di euro.
Luigi Brugnaro ha dichiarato :”I vecchi progetti non avevano gambe economiche, ma erano slegati dalla società. Ora contiamo di fare la prima approvazione entro settembre e la seconda a ottobre per lasciare spazio alle osservazioni. All’inizio dell’anno i lavori partiranno. La demolizione del vecchio ospedale è avvenuta nel 2009.”
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