Microcriminalità sempre peggio, è la percezione di chi risiede a Mestre, nell’hinterland, e non si tratta soltanto di denunce riguardanti spacciatori e prostituzione. Oltre gli accoltellamenti tra pusher a cui molte persone hanno assistito in pieno giorno, ci sono le baby gang, anche loro impegnati in regolamenti di conti, ma non disdegnano i furti e gli scippi.
Le donne che passeggiano in centro sanno che anche di pomeriggio potrebbe passare qualcuno accanto e strappare loro la borsa, è accaduto più di una volta. Tra i commercianti qualcuno ha anticipato l’orario di chiusura. Chi vive in centro protende che dopo le chiusure legate all’emergenza Covid, la situazione sia peggiorata con furti e vetrine spaccate e troppi scontri a colpi di fendente.
La situazione di microcriminalità in provincia
Meno violenza ma non meno furti in provincia. A Martellago nel corso della settimana ci sono stati raid di ladri in Via Lazio, dove, arrampicandosi per le grondaie, sono saliti al secondo piano di una palazzina e con un piede di porco hanno sollevato una persiana, scardinato una porta-finestra e rubato tutti gli oggetti di valore, incluse creme e cappotti firmati.
Ma ci sono stati altri due colpi, in Via Canova e in Via Pellico. A Peseggia, per la raffica di furti che è avvenuta nella zona sud, tra Via Tiziano e Via Giorgione, i residenti hanno deciso di presentare una petizione al sindaco di Scorzé.
Chi ha firmato teme, oltre ai furti, le aggressioni, nel caso in cui i ladri vengano colti in flagrante.
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