Nella mattinata di ieri 16 settembre, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Mestre, hanno tratto in arresto in flagranza di reato per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio (Marijuana e deroina), un gruppo di stranieri domiciliati a Mestre. Si tratta di tre rifugiati con protezione sussidiaria e umanitaria, provenienti dal centro-Africa, due dei quali con precedenti specifici commessi a Mestre.
Era da diversi giorni che i Carabinieri stavano monitorando i movimenti dei tre stranieri orbitanti nella zona del parco della “Bissuola” e del centro di Mestre, in particolare nel quartiere Piave. Osservazioni e pedinamenti hanno consentito di individuare pochi giorni fa la base dei tre pusher, un appartamento sito al primo piano di Via Vallon a Mestre.
Il blitz
Ieri mattina è scattato il blitz. Alle 9.00 circa i Carabinieri si sono presentati davanti alla porta dell’appartamento e dopo aver cinturato l’area circostante, hanno fatto irruzione. I tre complici, D.L. classe 1990, E.O. classe 1985, S.A. classe 1985 sono stati sorpresi all’interno della casa e uno di loro, D.L., ha anche tentato invano di fuggire sporgendosi dalla finestra della sua camera da letto e spintonando uno degli operanti, per fortuna senza conseguenze. All’interno dei locali sono stati rinvenuti, anche grazie all’ausilio delle unità cinofile della Polizia Locale di Venezia, oltre quattro chilogrammi di Marijuana, parte dei quali confezionati opportunamente e conservati in un trolley di grandi dimensioni. I sensibilissimi nasi a “tartufo” dei cani antidroga hanno subito fiutato – in un grosso armadio di una delle tre camere da letto – lo stupefacente nascosto.
Recuperato il materiale
I militari hanno poi recuperato anche tutto il materiale necessario al confezionamento delle dosi: ritagli e rotoli in cellophane per la realizzazione delle classiche dosi da strada e grossi sacchi neri, di quelli utilizzati solitamente per il pattume, necessari per conservare e nascondere la sostanza sotterrandola nei giardinetti dei parchi di Mestre, nel caso specifico “Albanese” in zona Bissuola. Gli involucri rinvenuti sono in totale sono 16 e di varie dimensioni. Sono stati rinvenuti e sequestrati dai Carabinieri anche i classici bilancini fondamentali per la pesatura delle dosi, il coltello e i telefoni cellulari cd. “dedicati” con i contatti dei vari clienti.
Marijuana ed eroina
Oltre alla Marijuana, sono state rinvenute anche alcune dosi di eroina già pronte per la vendita al dettaglio. I tre pusher, dopo le formalità di rito, sono stati condotti nella casa circondariale di Santa Maria Maggiore, a Venezia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa del rito direttissima di questa mattina. Il quantitativo complessivo di droga rinvenuta e sequestrata dai Carabinieri avrebbe arricchito le casse dei tre pusher con un introito fino a 40.000 euro circa.
Due dei tre complici, hanno precedenti specifici ed erano già stati colti in flagranza per il medesimo reato. Da accertamenti ulteriori è emerso che i tre stranieri sono regolari nel nostro territorio poiché riconosciuti come rifugiati con protezione sussidiaria e umanitaria.
Le attività di contrasto al fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti sulle aree sensibili della terraferma in atto da tempo proseguiranno senza sosta da parte dei Carabinieri della Compagnia di Mestre su tutto il territorio di competenza.