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Mestre: task force per limitare furti, spaccio e rapine

Aveva due chili di eorina in auto e stava entrando nel quadrilatero di via Piave, ma è rimasto impigliato nella rete della Polizia di Stato. Il questore spiega in un'intervista la nuova task force che ha messo a punto per arginare la microcriminalità a Mestre

Grande lavoro in questo fine anno per la Squadra Mobile, le Questure e il reparto di volo della Polizia di Stato veneziana a Mestre. In carcere 16 persone.

Super lavoro in questo scorcio di fine anno per la squadra mobile, i commissariati e il reparto volanti della Polizia di Stato Veneziana. Uno degli arresti eccellenti è avvenuto a Mestre. Le manette sono scattate ai polsi di un uomo che aveva in auto due chili di eroina, probabilmente destinata allo spaccio nella zona di Via Piave. I suoi movimenti avevano insospettito gli investigatori che sono entrati in azione dopo una meticolosa attività di indagine.

Non si tratta di una sola operazione. Il reparto volanti ha portato in carcere in questi giorni di Natale 16 persone, tre per maltrattamento in famiglia e gli altri per furti tra gli scaffali in un negozio nelle abitazioni tra Mestre e Marghera. Risultati che sono stati ottenuti con una nuova strategia messa in campo dalla Questura, che prevede un’interconnessione tra i reparti per mettere a frutto le specialità dei singoli agenti.

Queste sono state le parole del Questore di Venezia, Gaetano Bonaccorso: “Tradizionalmente, la Squadra mobile sviluppa attività investigative, cui si dedica o sono delegate dalle autorità giudiziarie. Creare un gruppo, che metta in pratica la capacità investigativa, di analisi e poi di azione repressiva, da parte di componenti della Squadra mobile, supportati da altri componenti che fanno parte dei settori investigativi dei commissariati. Metterla su una porzione di territorio che ha delle particolari criticità, alla fine si esprime su quel territorio e porta un risultato importante rispetto a quella porzione. Può essere un metodo per affrontare situazioni di particolari crisi”.

L’operazione nel quadrilatero di Mestre

Questo nuovo gruppo interforze della Polizia di Stato Veneziana è operativo nel quadrilatero di Mestre, che comprende la zona di Via Piave, da oltre un mese. Tra indagini e blitz, ha portato a 18 arresti, prevalentemente di cittadini magrebini, con profili di criminali di spessore e nigeriani.

È arrivato anche il commento del Capo della Squadra mobile, Giorgio Di Munno: “L’attività operativa è partita da un momento di analisi importante, relativamente all’identificazione dei soggetti che gravitano su quella porzione di territorio che noi abbiamo iconicamente definito quadrilatero, proprio per definirne il perimetro all’interno del quale abbiamo operato. Come ha detto il signor Questore, riteniamo che i numeri e i risultati raggiunti siano assolutamente importanti ed è questo anche il motivo che ci induce al convincimento che occorre proseguire con una metodologia assolutamente innovativa, ma assolutamente apprezzabile”.

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