Servizi Economia e società

Metalmeccanici in piazza a Marghera il 13 dicembre

I metalmeccanici scenderanno in piazza a Marghera il 13 dicembre per un grande sciopero, protestando contro il mancato rinnovo del contratto nazionale dopo mesi di trattative

Sciopero dei metalmeccanici a Marghera il 13 dicembre: i lavoratori chiedono salario e diritti.

I motivi della protesta

Venerdì 13 dicembre i metalmeccanici si fermeranno per otto ore, scendendo in piazza a Marghera per manifestare contro la rottura delle trattative per il rinnovo del contratto nazionale. Dopo otto mesi di negoziati infruttuosi, il dialogo con Federmeccanica si è interrotto, lasciando irrisolte le principali richieste dei sindacati.

La protesta, organizzata al Palo Expo di Marghera, è stata annunciata dalla Fim Cisl, sindacato che rappresenta i lavoratori del settore metalmeccanico. Matteo Masiero, Segretario generale della Fim Cisl Venezia, ha spiegato le ragioni di questa mobilitazione.

“Le distanze tra noi e Federmeccanica sono rimaste insormontabili su tutti i punti fondamentali della nostra piattaforma contrattuale,” ha dichiarato.

Salario, diritti e sicurezza

Tra le richieste dei sindacati spicca un aumento salariale di 280 euro e una durata triennale del contratto. Tuttavia, Federmeccanica ha proposto di allungare il periodo di vigenza contrattuale senza offrire adeguate garanzie economiche, rifiutando così le istanze avanzate dai lavoratori.

Oltre alla questione salariale, il sindacato sottolinea l’importanza di altre tematiche centrali, come la riduzione dell’orario di lavoro, il rafforzamento del welfare, l’accesso alla formazione professionale e la tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.

Masiero ha evidenziato come Federmeccanica abbia presentato una piattaforma distante dalle esigenze dei lavoratori, rendendo impossibile proseguire le trattative.

Gli obiettivi dei metalmeccanici

Il Segretario generale ha dichiarato che lo sciopero sarà un segnale forte per le imprese e l’associazione degli industriali, affinché comprendano la necessità di trovare una soluzione condivisa. “Non possiamo accettare una contrattazione che ignori i diritti e i bisogni dei metalmeccanici,” ha aggiunto.

La mobilitazione rappresenta non solo una richiesta di miglioramenti economici, ma anche un impegno per la dignità e la qualità del lavoro. I sindacati auspicano che la protesta porti a un cambio di rotta, spingendo Federmeccanica a rivedere le proprie posizioni e a riaprire il dialogo su basi concrete.

GUARDA ANCHE: Venezia, crollo delle vendite di auto

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Disattiva AdBlock per sostenerci

Televenezia ogni giorno mette a disposizione informazioni e contenuti gratuiti. La libertà d'informazione deve essere sostenuta e Televenezia lo fa anche grazie ai banner pubblicitari. Sostienici e disattiva AdBlock