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Infermiera aggredita a Mira: condanna dei medici di base

Viviamo in una tensione continua. La denuncia viene dai medici di base del Veneto il giorno dopo il pugno sferrato ad un infermiera incinta in un centro di medicina integrata a Mira. Al corso di laurea in infermieristica ci sono poche iscrizioni

I medici di base della FIMMG regionale hanno condannato con un duro comunicato l’aggressione all’infermiera di Mira, oltretutto in attesa di un bimbo, da parte di un settantacinquenne al quale si era richiesto di indossare la mascherina.

L’infermiera aggredita a Mira

Colpita al volto con pugni, la donna ha avuto bisogno delle cure sanitarie, e da Portogruaro, dove in questi giorni è stato inaugurato l’anno accademico del corso di laurea in infermieristica, arriva la denuncia: mancano le iscrizioni.

Le parole del presidente del corso di infermieristica dell’Università di Padova

Le parole di Vincenzo Baldo, presidente Corso di Infermieristica dell’Università di Padova – sede Portogruaro: “In questo momento l’infermiere è una posizione centrale nell’ambito del servizio sanitario nazionale, in quanto anche in termini di numerosità è imponente come componente. L’altro aspetto da considerare è che, nell’ambito della formazione, ci troviamo in una situazione un po’ particolare, in quanto pur aumentando l’offerta non abbiamo gli studenti”.

L’intervista alla neolaureata Claudia Fuser

Claudia Fuser è una neolaureata soddisfatta del suo percorso di studio al punto che nel suo futuro, annuncia, ci sarà anche qualche master, ma ammette che la professione fa fare esperienze potenti.

“Entrare a vent’anni a contatto con un mondo che prima conoscevi solo come utente, in veste da quasi professionista, da professionista in tirocinio è un’esperienza molto potente.” – ci racconta Claudia Fuser – “Soprattutto quando ti ritrovi a fare i primi turni, il primo contatto con il paziente, le prime notti, anche i primi casi brutti, è un’esperienza irripetibile, non penso la offra nessun altro corso di laurea. È veramente potente come esperienza.”

La denuncia della FIMMG

La FIMMG denuncia uno stato di tensione continua negli ambulatori e negli ospedali, con aggressioni verbali, fisiche e comportamentali. La violenza è vile e grave, perché colpisce persone impegnate ad aiutare, dice la federazione, che incontrerà i vertici regionali il 12 dicembre prossimo per parlare dei problemi della categoria. Ma aggiunge che questa violenza deve essere letta anche come sintomo di una grave frustrazione dei cittadini che non trovano più risposte efficaci ai loro bisogni.

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