Dopo due anni di assenza il 25 aprile, torna la Festa dei fiori di Mirano, la numero 42. In piazza ci saranno oltre 100 espositori e tante novità come il giardino magico e l’albero dei desideri
Roberto Gallorini, Presidente della Pro Loco di Mirano
“Finalmente, dopo due anni di forzato riposo siamo in piazza per la 42esima edizione della Festa dei Fiori a Mirano. E’ una festa molto importante, dedicata alla rosa, visto che il 25 aprile è la Festa del Bocolo di San Marco. Ci ritroveremo qui tutti in piazza, con oltre 100 espositori a presentare i migliori fiori, le migliori piante, i migliori ibridi di rosa, che possiamo trovare in questo territorio.”
Maria Rosa Pavanello, Sindaca del Comune di Mirano
“Veramente una grande gioia, una grande attesa, siamo molto emozionati e felici. Segno del progressivo ritorno a quella che era la nostra normalità, alla nostra bella piazza piena di fiori, di espositori, di rose. Bellissimo il tema della rosa, che è una protagonista assoluta quest’anno e i manifesti hanno quel tocco di modernità”.
Il Giardino Magico
“Quest’anno abbiamo deciso di creare in mezzo alla piazza il Giardino Magico. Popolato da milioni di farfalle e dall’albero di desideri. Si dice che le farfalle non parlino ma quando vengono liberate volano in alto e vanno a sussurrare dei desideri alle orecchie di Dio.
Noi volevamo in questo periodo molto particolare, dove siamo stati chiusi, ma soprattutto in questi due ultimi mesi, in cui si parla di guerra, vogliamo che la gente esprima un proprio desiderio da mandare in alto. Ci sarà un percorso dove ognuno potrà scrivere qualcosa in foglietto, metterlo dentro una gabbia, entrare nel giardino dove c’è il grande albero dei desideri, vedere tutte le scritte sulle rose, le farfalle a origami.
Libereremo poi questi messaggi e andranno verso il cielo, li appenderemo sui rami del grande albero che sta al centro della piazza. Un qualcosa di nuovo ma che volevamo fare per esprimere questa voglia di uscire, di ritrovarci, ma anche questa voglia di pace e di serenità. Espresso dal colore rosa del nostro manifesto, che vuole dire vita, voler ritornare alla vita.” afferma Gallorini.