A Mirano i negozi si reinventano durante il periodo del Covid. Il negozio di scarpe introduce fiori e profumi, l’ortofrutta salumi e formaggi tipici. La piazza è laboratorio di idee per offrire nuove esperienze e prodotti di qualità.
I negozi di Mirano cambiano
Nel negozio di scarpe e abbigliamento spuntano i fiori, mentre l’ortofrutta diventa “casoìn”, introducendo salumi e formaggi. Il centro di Mirano diventa laboratorio di novità: i negozi provano a rilanciare la piazza e il suo centro commerciale naturale, attingendo dall’ingegno dei titolari che si reinventano.
E’ lo spirito di iniziativa, che non lascia campo alla rassegnazione. Così due note attività della piazza, afferenti a Confcommercio del Miranese, sono ripartite da loro stesso creando un nuovo tipo di commercio. La ripartenza è avvenuta semplicemente reinventandosi e stuzzicando la curiosità della gente per riportare clienti nei propri negozi.
Il negozio di Roberto Rossato
Roberto Rossato, titolare di “Donna Shoes and Accessories”, ha rivisitato completamente il proprio negozio di scarpe e abbigliamento: «L’idea è quella di creare un ambiente emozionale. Ho voluto dare una svolta al concetto stesso di negozio: non più un luogo dove fare acquisti, ma uno spazio per offrire prodotti di vario genere, dalle calzature all’abbigliamento, dalla pelletteria ai profumi, ma anche piante e fiori, spazio per workshop, vendita di oggetti per la casa e altro, il tutto in un’ambientazione coerente ed evocativa».
Un nuovo punto vendita votato per lo shopping, multisensoriale e coinvolgente, che si riflette nell’arredamento, nelle luci, nell’esposizione e nella selezione dei prodotti.
Rossato è anche delegato di Confcommercio a Mirano. Spiega:” Bisogna aumentare le occasioni di visita e il tempo medio di permanenza all’interno del negozio. In questo modo è possibile aumentare anche le probabilità che i visitatori acquistino. È l’essenza del “concept store”, il punto vendita disegnato sui principi dell’esperienza al dettaglio, che rivoluziona le abitudini d’acquisto».
L’idea sembra funzionare. Nei primi giorni di apertura del nuovo “Donna Shoes and Accessories” la gente entra, anche solo per scoprire e farsi fotografare nel nuovo ambiente commerciale.
Il negozio di Enrico Pandrin
Sperimenta anche nuove frontiere del commercio anche la Frutticola M.E.L.U., presente da oltre un secolo a Mirano e ora nelle mani di Enrico Pandrin, quarta generazione di una famiglia di fruttivendoli.
L’attività, portata avanti negli ultimi decenni dai genitori di Enrico, Ugo Pandrin e Luigina Zampieri, vuole stare al passo con i tempi, pur continuando a tramandare l’antica tradizione di famiglia. Per questo il negozio è stato interamente rivisitato, accogliendo nuovi prodotti che la grande distribuzione solitamente non offre.
Adesso M.E.L.U. offre ora anche formaggi, salumi, carne, prodotti di piccola gastronomia, conserve, vini. Pandrin afferma. «Praticamente abbiamo riportato in vita il casoìn di una volta, ma con un occhio alla qualità. Puntiamo a essere un servizio per la città e la piazza, offrendo generi di prima necessità ma nel contempo anche la possibilità di riscoprire sapori che non si trovano più nei negozi di alimentari».
Per fare ciò, Pandrin non si è inventato nulla: «Lo facevo prima con le fiere, ho solo cercato di portare quei prodotti dai mercatini all’interno del mio negozio, dando risalto alle tipicità regionali». Così accanto a frutta e verdura fresca, sono comparsi proprio in questi giorni mozzarelle di bufala, prosciutti di Sauris o di Montagnana e altre specialità da molte regioni italiane.
Anche qui la ricetta è sempre la stessa: diversificare per cavalcare la ripresa, ripartire con nuove idee, portare nuovi clienti e allargare la cerchia di potenziali fidelizzati consumatori. «Cerchiamo di essere all’avanguardia a modo nostro per dare un servizio alla clientela, con passione e nuove idee».