Si è parlato di mafia durante l’ultimo incontro speciale dell’Associazione My Generation. Un’iniziativa che ha cercato di far conoscere uno spazio verde, per ora trascurato, a Mirano. Sono stati installati giochi utilizzando il legno, ricavato dagli alberi abbattuti dalla tempesta Vaja. Un luogo per i bambini e la rigenerazione urbana in genere.
La lotta contro la Mafia
Il giornalista Maurizio Dianese è stato ospite dell’ultima sera della kermesse durata una settimana. Il professionista da anni è in prima fila nella battagliata contro le mafie nel Veneto. Mai sono state così forti come ora, facendo impallidire i tempi bui della Banda Maniera.
“Mafia, Camorra e Ndrangheta sono saldamente insediate, sopratutto nella zona del veronese e del vicentino, però anche a Padova e nel Veneto Orientale”, racconta il giornalista.
“Genericamente chiamiamo mafie tutto: Mafia, Camorra e Ndrangheta. In realtà, però, ci son grosse differenze. In questo momento il gruppo mafioso più feroce e rilevante è l’Ndrangheta: nata in Calabria e sempre più diffusa anche al nord. Si stima che solo con lo smercio della cocaina, di cui detiene il mercato del Nord Europa, fatturi 100 miliardi di euro l’anno. Nelle regioni del Nord d’Italia abbiamo molte aziende che fanno riferimento alla mafia.”
Una serata che segna l’inizio di una serie di eventi.
“Il nostro intento è promuovere, oltre la mobilità sostenibile, elementi fondamentali di questa epoca e della nostra generazione”, racconta Nicola Pavan, Coordinatore di My Generation.
Un parco per la socialità a Mirano
Il parco è sempre aperto di giorno per i bambini delle scuole vicine. L’idea è di organizzare altri festival anche di sera per i giovani. C’è il progetto di creare anche dei chioschi per ospitare nuova socialità.
“Vi aspettiamo numerosi”, dichiarano entusiasti i ragazzi dell’Associazione My Generation.