Nel giornata di ieri, i militari del Nucleo Operativo della Compagnia di Mestre e della Stazione di Mirano, accompagnati dall’unità cinofila della Polizia Locale di Venezia, a conclusione di una indagine finalizzata al contrasto dello spaccio di stupefacenti, hanno rivolto l’attenzione su una coppia. Questa era sospettata di tenere le fila di una piccola rete di spaccio di “erba”, incentrata proprio sulla loro abitazione di Mirano.
Serra di cannabis
I carabinieri hanno iniziato un servizio di pedinamento d’iniziativa dei soggetti in questione, per controllarne i movimenti ed eventuali frequentazioni di interesse. Questo ha portato i militari di fronte all’abitazione del popoloso Comune, dotata di un ampio e discreto giardino, parzialmente nascosto alla vista dei passanti.
I militari sono dunque entrati nell’abitazione per perquisirla, alla presenza dei proprietari di casa, ancor più insospettiti dal loro fare nervoso e ansioso. Una volta varcata la soglia dell’abitazione hanno fin da subito percepito nell’aria l’inconfondibile aroma della pianta di marijuana.
Arrivati in giardino, hanno rinvenuto una serra attrezzatissima, con impianti di irrigazione ed illuminazione a favore di sei piante alte tre metri, molto rigogliose, tanto da superare ampiamente il volume della serra.
Hanno trovato anche tutto l’occorrente non solo per farle crescere, ma anche per trattare le preziose foglie una volta essiccate, conservate in vari contenitori e vasi, quattro dei quali con altrettante piante in germoglio.
Il sequestro
Infatti, insieme alla coltivazione i Carabinieri hanno sequestrato 40 grammi di foglie in fase di essiccazione, nonché tre grammi di Hashish.
Insieme alle sostanze e al materiale sono stati sequestrati anche poco meno di 4.000 Euro in contanti. Possesso che si giustifica solamente se relazionato all’attività di spaccio, piuttosto fiorente.
I militari hanno posto la coppia in stato di arresto per produzione e detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. È stata poi portata in caserma per ulteriori accertamenti e gli atti di rito. In seguito, su disposizione dell’A.G., è stata messa agli arresti domiciliari in attesa del processo per direttissima. Il processo si è concluso nella giornata odierna con la convalida degli arresti e l’obbligo di firma per entrambi.