Cronaca

Mirano Summer Festival 2020 bloccato al via: parla Paolo Favaretto

Il patron: “Penalizzati dal successo degli anni scorsi: avevamo numeri da piccola sagra e protocolli di sicurezza da grande evento: non si voleva farci aprire»

«Avevamo messo in piedi un protocollo di sicurezza senza eguali: mille persone al massimo per serata, sedute segnate e nessun posto in piedi, registrazione di tutti i partecipanti per un eventuale tracciamento sanitario, servizio ai tavoli per evitare contatti agli stand. L’obiettivo mio e dei ragazzi era, è sempre stato ed è la salute e la sicurezza pubblica. Praticamente, per venire incontro alle richieste delle autorità abbiamo accettato di ridurre il Mirano Summer Festival 2020 a una piccola sagra di paese quanto a numeri, ma con protocolli anti-Covid da grande evento. Il massimo sforzo per un evento rimpicciolito da paura e burocrazia eppure lo stop è arrivato comunque e fa pensare che in realtà il problema non fossero le misure di prevenzione e sicurezza ma il fatto stesso che la manifestazione si facesse. A differenza di tante altre che, invece, forse perché meno blasonate, possono partire e concludersi. Prendiamo atto che nulla è cambiato rispetto ai mesi scorsi: una vera ripartenza non c’è e non si vuole fare, rimaniamo in balìa della paura e della burocrazia. Oggi l’unica risposta permessa a chi realmente cerca, in sicurezza, di rincorrere la normalità è: no, rinunciamo».

Mirano Summer Festival 2020

A parlare è il patron del Mirano Summer Festival Paolo Favaretto, dopo che oggi la kermesse musicale, per cui piani di prevenzione e sicurezza sono stati presentati da giorni e ritoccati ad ogni richiesta, è stata bocciata dalla Commissione pubblico spettacolo (leggi i dettagli), peraltro senza alcun controllo visivo sul posto. L’Associazione Volare aveva puntato tutto sulla sicurezza e la prevenzione sanitaria, predisponendo piani ad hoc già da giorni e presentati alle autorità preposte, che però solamente oggi hanno dato lo stop. Peraltro comunicando alla cittadinanza, sul sito web del Comune, l’annullamento della manifestazione con solerzia quantomeno sospetta, immediatamente dopo la chiusura della commissione e ancor prima della notifica ufficiale agli organizzatori, oltre che a poche ore dall’esordio della kermesse.

Gli assembramenti

«È evidente – prosegue Favaretto – che non erano gli assembramenti il problema, ma l’impreparazione delle autorità preposte al controllo e il richiamo che la manifestazione avrebbe potuto avere nonostante il contingentamento. Peccato, si poteva però essere chiari fin dall’inizio. Dispiace per il mancato appoggio delle istituzioni, soprattutto il Comune, che credevamo al fianco delle associazioni e degli imprenditori che lavorano, anche con questi appuntamenti.

I protocolli

A questo punto lancio una sfida: ci dicano, protocolli e linee guida alla mano, cosa possiamo fare insieme, con quali numeri e misure, visto che la volontà di proporre qualcosa per la città e i cittadini dovrebbe essere condivisa. Per noi rimane l’obiettivo principale. Al momento abbiamo solo ricevuto no, a scapito di investimenti fatti, lavoratori e aziende impiegate. Siamo disponibili a trovare un accordo per realizzare anche in parte la nostra proposta: vediamo se c’è la volontà di ripartire veramente, come più volte dichiarato da sindaco e assessori anche nel concerto in piazza del luglio scorso, o se la tendenza è quella di lavarsi le mani e richiudere la città. Noi chiederemo formalmente la convocazione di una nuova commissione, alla quale presenteremo un nuovo piano».

L’Associazione Volare si riserva di valutare anche il ricorso alle vie legali, per tutelarsi di fronte al grande impegno economico sostenuto per mettere in piedi la kermesse.

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