Monastero Olivetano sorto come convento dell’ordine degli Umiliati, dopo un periodo di abbandono, ristrutturato come monastero ed insediato da monaci della Congregazione olivetana
Il Museo dei Grandi Fiumi di Rovigo lo scorso 29 aprile ha aperto le porte a scolaresche e cittadini con visite guidate gratuite curate da Aqua, Servizi Turistici Ambientali. Le iniziative rientrano nelle finalità del programma “Archivi Città-Territorio” che si propongono di rinsaldare il collegamento fra patrimonio culturale e comunità locali. La Regione Veneto sostiene, infatti, il progetto di conservazione e valorizzazione degli archivi delle corporazioni religiose soppresse in età napoleonica, depositari di memorie che descrivono pagine di storia sulle quali si rivela l’identità nascosta dei luoghi.
A Rovigo il Monastero Olivetano si racconta, scopre la sua voce segreta racchiusa in documenti e in minuziose annotazioni di vita quotidiana che annodano passato e presente. Antonella Turri, responsabile della Biblioteca dell’Accademia dei Concordi, ente a cui la documentazione storica è stata consegnata dall’Intendenza di Finanza nella seconda metà dell’Ottocento, precisa i contorni di una progettualità cui concorrono il Comune di Rovigo insieme a “Cedi Onlus Turismo e Cultura” e che sta ottenendo un notevole successo di pubblico.