I giocatori del Giappone digeriscono la sconfitta lustrando lo spogliatoio, la Germania riconferma il tecnico Löw e il Sun provoca gli avversari colombiani.
La delusione per la rocambolesca sconfitta contro il Belgio (3-2 al 94/mo, dopo essere stati in vantaggio 2-0) non ha incrinato il senso civico dei giocatori del Giappone, che hanno lasciato il mondiale di Russia dopo aver tirato a lucido lo spogliatoio e lasciato un biglietto con la scritta “спасибо”, “grazie”. Del resto la stessa cosa l’hanno fatta i loro sostenitori sugli spalti, come già si era notato al termine dei match precedenti della rappresentativa nipponica.
Altra delusa, anzi delusissima, la Germania campione uscente che, nonostante la sorprendente eliminazione nella fase a gironi, ha confermato l’incarico all’allenatore Joachim Löw: in carica dal 2006, il tecnico vincitore della Coppa del Mondo del 2014 ha firmato – poco prima della partenza per la Russia – un contratto valido fino ai Mondiali del 2022. Dopo la clamorosa debacle, Löw aveva parlato della necessità di rinnovamento della squadra e della stessa struttura del calcio tedesco.
L’ultima partecipante ai quarti di finale uscirà da Colombia-Inghilterra di stasera, che ha già scaldato gli animi dei rispettivi tifosi, a seguito di una polemica scatenata dal tabloid britannico Sun che ha sfornato questo titolo provocatorio nei riguardi degli sfidanti: “Go Kane”. Un riferimento alla punta di diamante dell’attacco inglese Harry Kane, ma c’è un problema fonetico: il titolo suona infatti – più o meno – “gokaine”, un esplicito riferimento alla piaga del narcotraffico colombiano.
Una scelta rivendicata dal giornale popolare londinese: «Il paese che ha regalato al mondo Shakira, un ottimo caffè e… insomma, anche altro, noi diciamo Go Kane», che non è piaciuta ai colombiani: oltre alle innumerevoli lamentele sui social, Caracol TV ha definito l’iniziativa del Sun «un gesto maleducato», mentre El Espectator scrive: «La risposta della Colombia sarà sul campo».