Mondo Marcio è tornato con “Magico”, il suo nuovo progetto pubblicato lo scorso 7 ottobre, a solo un anno da “My beautiful bloody breakup”. “Magico” racchiude la dicotomia di bene e male, ma anche di luce e buio visti gli aspetti solitari legati alla pandemia.
Le parole di Mondo Marcio:
““Magico” nasce dalla necessità di esprimere delle emozioni, di raccontare la mia storia, ma questa volta non solo la mia. Tutti si possono rivedere in quello che ho scritto in “Magico”. Il titolo è venuto durante la produzione dell’album, ho capito sarebbe stato perfetto anche per i momenti che il rap italiano sta affrontando. C’è molta omologazione culturale, dove non rimane niente. Succede qualcosa, cinque minuti dopo la dimentichiamo. Volevo fare un disco che rimanesse e Magico, secondo me, nel bene o nel male, è un album che rimarrà.”
Le caratteristiche dell’album
Ormai Mondo Marcio, dopo quasi 20 anni di carriera, è un artista maturo. Parla di paure e sogni in “Mezzanotte”, ma anche di famiglia in “Allo specchio”. Ma soprattutto sperimenta una scrittura consapevole. Il primo pezzo prodotto del disco è stato “Desideri”, scritto nel 2020 in totale lockdown, mentre “Magico”, con Saturnino, e “Bambola Vodoo” grazie al basso contribuiscono molto al suono dell’album.
Passa il tempo, ma non cambia il livello di rime e flow ai quali il suo pubblico era abituato. L’album si compone di 13 tracce con quattro collaborazioni con Gemitaiz, Arisa, Caffellate e Nyv. Inoltre, all’orizzonte si vede già un tour invernale che inizierà a novembre e che comprenderà tre date a Roma, Milano e Torino nei primi tre giorni di febbraio 2023.
Il messaggio che vuole trasmettere Mondo Marcio:
“Sono stati due anni molto claustrofobici ma il messaggio importante è: “Ritrova quella magia, ricordati che c’è della luce in te e ricordati di tenerla accesa”. Sii grato per quello che hai perché non sai quanto potrà durare. Questa consapevolezza mi ha dato molta forza.”
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