Per questa nuova puntata de La Voce della Città Metropolitana, siamo in collegamento con Giovanni Baggio, Amministratore unico di una società di carte di San Giorgio in Bosco, a Padova. È il creatore del Monopoly della Serenissima, un prodotto destinato ad invadere il mercato, soprattutto in vista del Natale.
“Ci è venuta in mente l’idea di dar vita a questo gioco per parlare della nostra terra e rendere onore a tutte le opere della Serenissima.”
Questo gioco è ambientato sia a Venezia, sia in tutta l’area del Mediterraneo: in Istria, Dalmazia e tanti altri paesi. L’ideatore è uno storico, Leo Colovini.
“Ci siamo appoggiati a Leo Colovini, storico laureato con una tesi su Carlo Magno. Grande conoscitore della Serenissima, lui stesso possiede uno studio nella parte storica di Venezia. È anche specializzato nella realizzazione di giochi da tavolo: la persona ideale per portare avanti questo progetto.”
Spieghiamo un po’ il gioco. Le probabilità e gli imprevisti cosa sono?
“Le probabilità sono diventate il Maggior Consiglio: massimo organo politico della rettifica della Serenissima. Mentre, gli imprevisti sono le sentenze del Consiglio dei Dieci, un organo molto temuto eletto dal Gran Consiglio.”
E il denaro che viene usato?
“È il mattapan, un territorio originariamente sottomesso a Venezia il cui nome è stato utilizzato per creare una moneta. È entrata in uso circa attorno al 1200-1300.”
Il primo ad acquistare è stato un tedesco. Sta avendo successo?
“Nel Triveneto lo distribuiamo in grandi quantità per i negozi di giocattoli. Abbiamo avuto anche dei riordini, soprattutto dalle piattaforme online. È stato venduto anche in Gran Bretagna e c’è stato anche un inglese che lo ha comprato. Questo è forse dato dal fatto che c’è chi è appassionato di Monopoli e che presta moltissima attenzione alle uscite. Ci sono dei riscontri molto positivi.”
Lei si è appoggiato ad una brava grafica, no?
“Si chiama Vania Rossato ed è la creatrice dei disegni del gioco.”
Lei stesso ha affermato che i giochi da tavolo hanno avuto un incremento del 20% durante la pandemia: la gente è andata a recuperare il gioco dalle proprie soffitte.
“Il gioco da tavola si è sviluppato per giocare in famiglia e come un passatempo. Oltre a ciò, anche il collezionismo si è sviluppato molto in questi mesi, perché avendo molto tempo da passare a casa, la gente ha rovistato nei vecchi cassetti.
Per quanto riguarda il brand Pokemon, moltissime delle carte hanno acquistato dei valori altissimi nel tempo. Questo è successo anche negli Stati Uniti, è stata venduta una carta, su cui è stato dato anche un voto sulla qualità e sul suo stato di conservazione. Questa carta, avendo un ottimo stato di conservazione, è stata venduta a 360 mila dollari.”
Per voi il Monopoly è una sorta di una nuova frontiera, però voi nascete come esperti delle carte di Pokemon e di altri personaggi importanti del mondo dei bambini.
“Diciamo che il nostro brand principale è Pokemon, poi abbiamo anche Dragon Ball e tutti quei personaggi legati al mondo dei manga, eccetto Magic.”
È aumentata anche la richiesta da parte dei bambini di questo settore, durante la pandemia?
“Sì per quanto riguarda il collezionismo. Per altri tipi di giochi, i puzzle hanno avuto un notevole incremento, sempre legato allo svago durante la pandemia; anche i materiali per colorare. Da questa disgrazia, siamo stati però beneficiati per il notevole incremento del lavoro. Speriamo che questo trend duri.”
Questo dimostra che i ragazzi non guardano solamente i cellulari, ma hanno scoperto anche i giochi materiali.
“Questo è il dato positivo, perché ci si è avvicinati al manuale, come colorare, il gioco da tavolo, ma anche trovarsi assieme e giocare attorno al tavolo.”
Questo sconfessa quello precedentemente detto sull’isolamento. Grazie per questa curiosità che ci hai dato e per questa idea del Monopoly sulla Serenissima.