Il caso di Vanessa Ballan, vittima di stalking e poi protagonista di un omicidio, ha sollevato dubbi e polemiche sulla tempestività e l’efficacia delle misure di protezione offerte dalla legge. Il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, si è trovato a rispondere all’interrogazione del senatore Gian Marco Centinaio, dopo che la vicenda ha messo in luce una serie di fatti che hanno preceduto la morte di Vanessa.
L’interrogatorio al ministro Carlo Nodio per indagare sul caso di Vanessa
Il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ritiene che non ci sia stata incuria nè ritardo da parte dei giudici nell’inchiesta per stalking chiesta da Vanessa Ballan contro il suo ex, Bujar Fandaj che però l’ha uccisa il 19 dicembre, mentre era in attesa di un bambino. Nella frazione di Spineda di Riese Pio X nel trevigiano.
Il ministro ha risposto ad un’interrogazione del senatore Gian Marco Centinaio dopo aver chiesto e ottenuto una relazione dettagliata degli uffici giudiziari. Vanessa aveva presentato la querela il 25 ottobre. Il 6 novembre, il fascicolo è passato nella mani dell’APM Barbara Sabattini. Il 13 novembre sono stati acquisiti i tabulati della vittima e poi è scattata la perquisizione nella casa dell’omicida.
L’esito degli uffici e le nuove prospettive con l’inasprimento della Legge 168
La procuratrice non ha disposto il divieto di avvicinamento. Risultava che l’uomo non avesse continuato a perseguitare la donna con minacce e molestie per almeno 54 giorni.
Vanessa si era sposata nel 2013 e aveva avuto una relazione con Bujar Fandaj, che poi aveva interrotto. Il Ministro si augura che l’inasprimento della Legge 168, che contiene le disposizioni del codice rosso, dal 24 novembre possa servire a dare ulteriori strumenti agli inquirenti in casi analoghi.
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