L’ingegnere Giovanni Cecconi ha poi sfidato onde altre tre metri per andare a riprendere le paratoie del Mose durante la pressione delle onde. E’ stato una vera prova del fuoco che l’opera, seppur costata 11 miliardi di euro, ha superato benissimo.
Giovanni Cecconi
Le parole dell’Ing. Giovanni Cecconi, Responsabile Control Room prima del commissariamento: “Siamo a Punta Sabbioni: guardate le immagini delle onde. Questo vento divora costante. Ha creato delle onde che in certi punti raggiungono i 3 metri d’altezza. Vedete, aggrediscono le paratoie da entrambe le parti. Abbiamo onde di due metri nella laguna e onde in mare aperto di 4 metri.
Vedete la Bocca di Tre Porti e il Mose ha funzionato egregiamente. Anche le fondazioni resistono perfettamente: lo potete capire dai ferri, cioé dalla distanza tra le paratoie. Siccome questa sera si raggiungeranno i 100 centimetri, il Mose non è stato abbassato, è stato riaperto solo Chioggia e Malamocco per far defluire il sovralzo che si era creato con il vento di Bora, ben 50 centimetri, che hanno portato il livello a Chioggia di 110 centimetri, quindi sotto il livello controllabile dal mini-Mose, che resiste fino a 138 centimetri. Dunque, un’ottima performance sia del Mose che del mini-Mose.
Il Mose ripara la laguna da onde di 3 metri
Andiamo a vedere l’altra bocca, ossia quella di San Nicolò. Comunque le paratoie più sollecitate da vento e onde sono queste, che, come vedete, sono stabili, non si muovono. Solo piccoli movimenti nell’ordine di qualche centimetro tra una paratoia e l’altra.
L’Ingegner Vitella dovrebbe ricredersi sulle sue affermazioni: più collaudo di così. Dice che il Mose non è stato collaudato. Sta resistendo egregiamente senza scomporsi direi, ad una acqua alta con onde e vento peggiore di quella che si è verificata nel 1966 e anche il 12 novembre 2019.
Speriamo di poter mandare questo video a TeleVenezia con cui stiamo collaborando. Abbiamo una attività che si chiama “Scienza dei cittadini” e Mose nostrum, riappropriamoci del Mose capendone il funzionamento, i suoi limiti operativi, la sua efficacia. Considerato che lui da solo è costato 6 miliardi e tutte le opere complementari della salvaguardia altri 5 miliardi.”
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