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Tomaso Buzzi in mostra a Venezia: la Biro degli angeli

Una mostra aperta fino al 1 agosto nella biblioteca del Longhena della fondazione Cini a Venezia ci fa conoscere il talento visionario di Tomaso Buzzi, artista molto famoso in vita soprattutto negli anni 30 e 40. In mostra una 90ina dei suoi disegni fantastici

In quella Venezia tutto d’oro e d’azzurro, gli angeli facevano a gara per farsi ritrarre da Tomaso Buzzi.

L’estroso artista li assecondava, raffigurandoli in svariate fogge, compresi gli angeli con la coda, i diavoli custodi o mostrandoli intenti a depositare la cupola sopra la Basilica della Salute.

I disegni di Tomaso Buzzi esposti

I disegni di Tomaso Buzzi, architetto dal talento smisurato, nato a Sondrio agli albori del ‘900, innamorato di Venezia, riservano una sorpresa continua. Soprattutto per i mezzi usati, spesso una modestissima Biro. Per la reinvenzione dei modelli, da Piranesi a Canaletto, per le didascalie argute, per la velocità del tratto.

La mostra Venezia è tutta d’oro

Questo e molto altro nella mostra “Venezia è tutta d’oro: Tomaso Buzzi, disegni fantastici 1948-1976”, aperta fino al 1 agosto alla Biblioteca del Longhena all’Isola di San Giorgio a Venezia. La mostra, curata da Valerio Terraroli, mette insieme i disegni di proprietà della Fondazione Cini, con quelli  della Fondazione Pieri di Milano. In tutto una novantina di opere.

“Tutti sono disegni in cui si denota una grande velocità di esecuzione, fatti all’impronta, ispirati ad una situazione improvvisa” – spiega il curatore Valerio Terraroli -“Tutto il nucleo di disegni era in un grande baule che Buzzi aveva sotto il proprio letto a Rapallo quando è morto. Qualcosa quindi che lui portava sempre con sé. Usava tutte le tecniche che potevano capitargli. La Biro blu o nera perché magari ce l’aveva in mano e la usava, e poi china, acquerello, pastello.”

Tra le sue opere più importanti non si può non citare La Scarzuola, città ideale costruita su principi esoterici, alla quale lavorò fino alla morte, avvenuta nel 1981.

“Mi sarebbe piaciuto moltissimo conoscere l’artista, sono certo non mi avrebbe deluso e sarei cresciuto molto. Era una persona che non ha mai avuto paura di nulla. Ha costruito una città unica come La Scarzuola.” – racconta Cristiano Pieri, collezionista delle opere di Tomaso Buzzi.

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