La mostra Gli ultimi giorni di Bisanzio è ideata e prodotta dal Museo Diocesano di München-Freising, in collaborazione con la Biblioteca Marciana di Venezia, che ospita l’esposizione
I curatori
La curatela è affidata alla dott.ssa Carmen Roll sotto la direzione del dott. Christoph Kürzeder, con la collaborazione della dott.ssa Susy Marcon della Biblioteca Nazionale Marciana e l’assistenza di Pietro Tondello e con il supporto organizzativo del Swiss Lab for Culture Projects nella persona di Lidia e Paolo Carrion e della dott.ssa Annalisa Bruni della Biblioteca Nazionale Marciana.
Collaborazioni internazionali
Contribuiscono alla realizzazione del progetto, tra gli altri, il Museo del Louvre, le Gallerie degli Uffizi, la Bibliothèque Nationale de France, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, il Museo Diocesano di Palma di Mallorca con l’intento di ripercorrere il destino di un glorioso impero giunto alla fine dei suoi giorni.
La mostra
In otto sezioni, sullo sfondo dei rivolgimenti politici internazionali che portarono alla caduta di Costantinopoli nel 1453, la mostra illustra il significato del viaggio dell’imperatore Manuele II (1399-1403) e dei suoi doni diplomatici, testimonianze dell’intenso scambio culturale tra l’Europa – e in particolare Venezia – e Bisanzio agli albori dell’Umanesimo.
La storia
Un cortometraggio introduce alla drammatica situazione di Bisanzio negli ultimi decenni prima della caduta di Costantinopoli. L’angoscia dell’epoca è testimoniata dal panneggio liturgico bizantino della Galleria Nazionale delle Marche e dal celebre diario di viaggio di Johannes Schiltberger.
I ritratti
A seguire, i ritratti dell’imperatore Manuele II Paleologo (*1350, 1391-1425) e dei sultani Bazeyid I (*1360, 1389-1403) e Maometto II (*1432, 1444-1481) provenienti rispettivamente dalla Bibliothèque Nationale de France e dagli Uffizi, illustrano i protagonisti dell’esposizione.