1600 anni di alti e bassi, glorie e splendori ma anche sconfitte e cadute. La grandezza di Venezia sta tutta qui, nella sua liquida capacità di tornare sempre alla sua mirabile forma. La mostra “Venetia 1600. Nascite e rinascite” a Palazzo Ducale fino al 25 marzo 2022 è un viaggio emozionante nella storia di questa città unica al mondo. Abbraccia il periodo che va dal momento convenzionale dalla sua fondazione fino ai giorni nostri.
Mostra “Venetia 1600. Nascite e rinascite”
La vita di Venezia è un susseguirsi di crisi: politiche, economiche, sociali, e vere catastrofi come incendi e calamità. Fasi negative, seguite sempre da altrettante fasi di rigenerazione e rinnovamento. Si tratta appunto di nascite e rinascite, come recita il titolo che offre una nuova, inedita chiave di lettura della storia di Venezia, città di laguna, Repubblica di terra e mare.
Lungo le dodici sale, temi ed episodi salienti sono scanditi dalle opere dei massimi artisti, architetti e uomini di lettere attivi in laguna nell’arco di quasi un millennio. Dipinti di Carpaccio, Tiziano, Veronese, Tiepolo, Canaletto, Guardi e molti altri, con una selezione di miniature, stampe, disegni, tessuti, sculture, ceramiche, modelli architettonici e oggetti in vetro e d’uso quotidiano, a formare una narrazione intensa e corale della città.
Le circa 300 opere in mostra provengono per la maggior parte dal patrimonio storico-artistico e culturale di musei, chiese, biblioteche e archivi veneziani. Primo fra tutti, quello delle collezioni dei Musei Civici di Venezia e, solo in minima parte, da musei e collezioni private italiane.
Una celebrazione della natura potente e resiliente della città
La mostra “Venetia 1600. Nascite e rinascite” è curata da Robert Echols, Frederick Ilchman, Gabriele Matino, Andrea Bellieni. L’allestimento è di Pier Luigi Pizzi, mentre la direzione scientifica è a cura di Gabriela Belli. La mostra si sviluppa in 12 sale, ospitate nell’appartamento del Doge. La narrazione ha inizio dalla leggendaria data della sua Fondazione, quel 421, che coincide con la posa della prima pietra della Chiesa di San Giacometo a Rivo Alto nel giorno dell’Annunciazione alla Madonna. Prosegue raccontando la storia di Venezia da un inedito punto di vista, ripercorrendo i momenti che hanno segnato crisi e rotture seguiti da altrettanti rinnovamenti.
“E’ un progetto – ha spiegato Gabriella Belli, direttore dei Musei Civici di Venezia – che parla di una città che si è rigenerata combattendo nemici esterni e difficoltà interne, come gli incendi, le inondazioni o la peste. Una città che ad ogni momento di difficoltà ha saputo rispondere portando dei miglioramenti e che, oltre a ricostruire le sue bellezze architettoniche, è riuscita a rinnovare ogni volta la sua organizzazione sociale ed economica.”
241 opere ripercorrono la storia di Venezia
“Questa mostra mette in luce”, ha proseguito Maria Cristina Gribaudi, presidente della fondazione Musei Civici di Venezia, “la natura potente e resiliente di Venezia. Specie in questo momento, può diventare un progetto pilota per lo sviluppo della sostenibilità e dell’economia circolare. E’ un’esposizione che conta su 241 opere d’arte provenienti dalla Fondazione, più pochi altri prestiti. È un motivo per mettere in evidenza il nostro patrimonio e la nostra capacità di fare rete, che ci ha permesso di realizzare questa mostra, pensata e voluta insieme al Comune di Venezia già prima della pandemia, e che oggi presentiamo nonostante quello che è successo prima con l’acqua granda e poi con il COVID-19.”
Nello specifico vengono messe in risalto le tappe salienti dell’identità di Venezia, più e più volte chiamata a ridisegnare il suo futuro e ripensare il suo destino. Il tutto è testimoniato dalle opere e dai documenti dei massimi artisti che in laguna hanno operato nell’arco di quasi un millennio – Carpaccio, Bellini, Tiziano, Veronese, Tiepolo, Rosalba Carriera, Guardi e Canaletto, fino a Canova, Hayez, Appiani, e poi ancora Pollock, Vedova, Tancredi, Santomaso – ma anche di tanti architetti, talentuosi uomini d’arte, letterati e musicisti che hanno accompagnato il suo divenire.
Un viaggio in 12 sale lungo 1600 anni
La mostra è divisa in 12 sezioni :
- Introduzione
- La città eletta
- Regina del mare
- La città dei mercanti
- Renovatio Urbis: Andrea Gritti e gli architetti
- L’incendio di Palazzo Ducale, 1577
- La peste, 1576 e 1631
- Settecento: gloria e caduta della Serenissima
- Ottocento, rivoluzione e unificazione
- La capitale dell’arte contemporanea
- Acqua Granda, 1966, 2019
- Venezia e il futuro
“Venetia 1600. Nascite e rinascite”
Anche dopo le ultime avversità, la città sta tornando a vivere e lo fa, come ha sottolineato il sindaco Luigi Brugnaro, dando un messaggio di speranza al mondo intero attraverso le sue tradizioni, le sue bellezze artistiche e la sua cultura.
Non ci poteva essere titolo più adatto per una mostra che celebrasse i 1600 anni dalla sua fondazione ripercorrendone la storia e i protagonisti. “Nascite e Rinascite” diventa quindi un inno alla Serenissima, ai suoi abitanti, donne e uomini di mare, di laguna e di terra, ma anche a quanti, e sono davvero tanti, portano Venezia nel cuore.
Attraverso le centinaia di opere selezionate ed esposte a palazzo Ducale, luogo simbolo di Venezia, ripercorriamo, le tappe salienti della sua storia millenaria ma sempre con uno sguardo rivolto al futuro. Ed è un percorso che ci racconta di innovazione, integrazione, accoglienza, ospitalità e bellezza. Una storia di veneziani che con le loro vite hanno costruito l’essenza di una città libera.
Venezia è pronta a rinascere
Storia e mito si sono sempre intrecciati nella rappresentazione e nell’idea di Venezia, e solo dalla comprensione di quello che è stata la città, sarà possibile disegnarne il suo futuro.
Dopo i tempi bui della pandemia e dell’Acqua Granda, questa mostra e le celebrazioni per i 1600 della città ci indicano la via per un’altra rinascita. Venezia, la più antica città del futuro è tornata alla sua meravigliosa vita.