Il moto ondoso
E’ la sfida che oggi nella sede del Polo Nautico di Punta San Giuliano hanno accolto associazioni sportive, diportisti, gondolieri e motoscafisti, accettando di partecipare agli Stati Generali convocati dal sindaco Luigi Brugnaro seduti allo stesso tavolo di Prefetto, Questore e Comandanti delle Forze dell’Odine, in tutto novanta persone.
I limiti
Rispettare i limiti di 20 km/h in alcuni canali e in altri addirittura di 7, significa per il trasporto merci e persone ridurre della metà i viaggi e dunque i ricavi, e i tempi lunghi causerebbero un aumento di costi che a cascata colpirebbe tutta l’economia: alberghi, ristoranti, bar e negozi. Non rimane che ricorrere a provvedimenti premianti per chi accetta di guadagnare meno: è la formula emersa oggi.
Il commento del sindaco Brugnaro
“Il moto ondoso chiaramente per Venezia è un problema reale, e in maniera reale vogliamo affrontarlo. Da una parte con la deterrenza e dall’altra parte con la premialità e cerchiamo di cambiare la mentalità alle persone; non si parla soltanto degli operatori, ma anche di quelli che vivono la città. Dobbiamo raccontare come a Venezia il tempo è un qualcosa di particolare: la lentezza di Venezia diventerà il suo vantaggio, la sua specificità Lo diciamo anche ai nostri amici che verranno a visitare Venezia: abbiate pazienza, a Venezia si andrà più piano, perché dobbiamo avere meno moto ondoso, più tranquillità e più bellezza della vita.
La lentezza insomma da handicap potrebbe diventare una risorsa utile a far apprezzare meglio la città, e un’arma per cambiare il modello del turismo di massa che sulla velocità della visita appoggia il suo business.
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