Intervista alla critica letteraria Sara Zanferrari che presenta il nuovo libro della scrittrice Manuela Antonucci, “Murene”, edito da Italo Svevo. Un romanzo ambientato nel Salento.
Manuela Antonucci
Manuela Antonucci, classe 1983, è al suo esordio con questo “Murene”. E’ nata a Veglie, ma ha vissuto a Roma, Lisbona, San Paolo e Barcellona.
Negli ultimi anni si è occupata soprattutto di narrazioni audiovisive per una casa di produzione spagnola.
Il romanzo è ambientato nel Salento e racconta una storia del sud Italia di sacrificio, ribellione e di rituali che si tramandano. Nella terra tra Adriatico e Ionio dove soffia il vento dello scirocco
In questa terra povera, lavorata dai contadini, negli anni ’50, ci fu una grande rivolta, chiamata:” la ribellione dell’Arneo”. Durante quella notte i contadini si misero in terra in segno di protesta.
Il libro
Le pagine sono intonse: prima di leggere il libro, bisogna tagliare le pagine con un taglierino, e quindi diventa come un rito. Lo stesso accade con il libro di Veronica Galletta, sempre edito da ItaloSvevo
Il libro è dedicato alla madre e padre di Manuela, che parla sia di terra che di mare. Ma cosa c’entrano le murene con la terra?
Il marito di Anna, la protagonista, è un cacciatore di murene. Anna, giovane donna indomita, combattiva, sparirà proprio la notte della ribellione.
Anna ha avuto una figlia, rischiando di morire durante il parto, ma la madre con dei rituali magici l’aveva salvata. La notte della ribellione dell’Arneo, il marito le stava raccontando la storia delle murene, senza però terminarla, perché s’era fatto tardi e Anna doveva raggiungere gli altri. Solo che non tornerà mai più.
Commento di Sara Zanferrari
Il racconto è tra mare e terra, ma soprattutto parla di quest’ultima. Terra che si porta via tutto e non è proprietà di nessuno, o meglio di pochi. Sono molti i personaggi che ruotano intorno a questa storia tipica di un sud Italia rurale e povero, tipico dell’epoca.