Parole e note hanno riecheggiato per tutto l’Ospedale di Jesolo, oltrepassando i muri e raggiungendo i reparti dove da circa tre mesi, medici, infermieri, operatori sociosanitari sono impegnati ad affrontare l’emergenza Covid-19 e a prendersi cura dei pazienti ricoverati.
A tutte queste persone, personale e degenti è arrivato un simbolico abbraccio, in musica, con un piccolo concerto che ha preso forma sul piazzale del covid-hospital di Jesolo.
Musica al Covi Hospital di Jesolo
L’iniziativa “Sara Righetto Xmas Project”, promossa dal Comune di Jesolo e sostenuta dall’Azienda sanitaria Ulss4 Veneto Orientale ha voluto trasmettere la vicinanza di tutta la comunità a chi sta combattendo, su fronti diversi, l’enorme sfida della pandemia e infondere speranza alla vigilia del nuovo anno.
Attraverso la voce di Sara Righetto e le note dei musicisti Denis Feletto, Alessandro Pasqual, Denis Giacomazzi e Igor Checchini, brani tipici del periodo natalizio interpretati in chiave pop, gospel, spiritual hanno raggiunto ogni angolo dell’ospedale di Jesolo.
Il commento del sindaco
“Il 2020 è stato senza ombra di dubbio un anno difficile, segnato da molta sofferenza ma in questi ultimi giorni stiamo iniziando a vedere i primi segnali di speranza per il 2021 – commenta il sindaco della città di Jesolo, Valerio Zoggia -. L’arrivo, proprio qui al covid-hospital di Jesolo nei giorni scorsi delle prime dosi di vaccino destinate al personale sanitario sono stati il primo spiraglio di luce nella tragedia del covid. Con questo piccolo concerto abbiamo voluto inviare un messaggio a non demordere, a continuare a tenere viva la fiducia in un domani migliore, che sta arrivando”.
“Questa iniziativa rappresenta un messaggio di fiducia nei confronti del personale dell’Ulss4 e un abbraccio virtuale ai pazienti ricoverati al covid-hospital – aggiunge il direttore generale Carlo Bramezza -. Proprio in questo ospedale, con l’avvio della vaccinazione anti-covid, domenica è stato lanciato il primo messaggio concreto di speranza nella lotta alla pandemia; su questo fronte si procederà spediti ma sarà necessario attendere alcuni mesi prima di raggiungere un’ampia copertura vaccinale nella popolazione ed ottenere la cosiddetta “immunità di gregge”. È dunque importante continuare a proteggersi dal virus, utilizzando i dispositivi di protezione individuale, mantenendo il distanziamento fisico e l’igiene delle mani e limitando gli spostamenti allo stretto necessario”.