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Mare Fuori arriva a Cannes: Il Sol dell’Avvenire

Dal film: "Aiuto, stop! Questa è una scena in cui parlate di politica". "Chi se ne frega della politica! Questo è un film d’amore".

Domani, 20 Aprile, uscirà nelle sale il nuovo film di Nanni Moretti, Il Sol dell’Avvenire, che nel cast vede Naditza di Mare fuori, Valentina Romani. Prodotto da Sacher Film, Fandango con Rai Cinema, Le Pacte e distribuito da 01 Distribution. Dopo le sale dritti al Festival del Cinema di Cannes.

Con lei nel cast troveremo: Nanni Moretti, Margherita Buy, Silvio Orlando e Barbora Bobulova.

Dal film:

(Nanni Moretti): “Aiuto, stop! Questa è una scena in cui parlate di politica”.

(Barbora Bobulova): “Chi se ne frega della politica! Questo è un film d’amore”.

La trama del film in concorso a Cannes

Il film racconta di un regista, interpretato da Nanni Moretti, che sta girando un film ambientato nel 1956 e che racconta la storia del segretario del PCI nella sezione del Quarticiolo, pensa di scrivere un libro su una coppia con sullo sfondo molte canzoni italiane (una sorta di musical) e, in tutto ciò, sta scrivendo anche la sceneggiatura di un film tratto da “Il nuotatore” di John Cheever . Nel mentre sua moglie, anche produttrice del film, pensa di lasciarlo.

Nel film non si affrontano solo temi politici, ma soprattuttutto una lettura introspettiva dell’amore, tra psicoterapia e cinema.

Le parole di Nanni Moretti sul film

Non sono molte le parole dette durante la presentazione del film di ieri a roma, queste alcune di esse:

“ci sono temi e personaggi che ho affrontato nel mio cinema precedente, ma la recitazione la regia e la scrittura diversi perché col tempo si cambia come persone – poco poco, ma nei decenni si può cambiare –  e quel poco si riflette in come lavori”.

Le parole di Nanni Moretti su Cannes

a proposito del film in concorso a Cannes:

“Il film mi pare molto atteso anche in Francia, anche lì il titolo [Vers un avenir radieux, n.d.r.] è un po’ sarcastico, è un vecchio slogan della sinistra francese. È bello quando il pubblico vede un film in sala e ride, e si commuove, ed è ancora più bello se questo avviene in una sala grande come quella di Cannes”.

Le parole di Nanni Moretti sullo streaming

Nel film non risparmia critiche alla società odierna e al “nuovo modo” di fare cinema delle piattaforme tv, in particolare di Netflix, che cita apertamente. Anche ieri nella presentazione rimarca:

“Le piattaforme vanno bene per le serie. I film si devono fare per il cinema. Ho sempre reagito andando contro l’onda del momento.

A metà degli anni Ottanta c’erano pochi film italiani radicati sul territorio, c’era la tendenza a fare film fintamente internazionali, film che per piacere a tutti non piacevano a nessuno, e io allora ho reagito aprendo una mia casa di produzione che facesse film italiani a tutti gli effetti. Qualche anno dopo c’è stato il trionfo del VHS, e i cinema chiudevano, e io ho aperto questa sala (il Cinema Nuovo Sacher, n.d.r.). Quindici anni fa, quando gli esordienti non se li filava nessuno, ho iniziato con la rassegna Bimbi Belli.

E anche ora, in un momento di difficoltà delle sale, ho fatto finta di niente e ho pensato, scritto e girato un film destinato agli spettatori di un cinema. Cerco di non preoccuparmi troppo di quello che sta succedendo intorno, insomma”.

e rincara la dose:

“Voi che fate questo lavoro (giornalisti e addetti ai lavori. n.r.d.) sapete meglio di me quanti film d’autore e d’essai, film che un tempo erano curati e coccolati e ricevevano l’attenzione dovuta, vengono oramai gettati allo sbaraglio, un po’ a casaccio, e il pubblico non capisce cosa sta uscendo, e che film siano quelli al cinema. Non è una cosa bella”.

Le parole di Nanni Moretti sul cinema italiano

A proposito del cinema italiano invece le sue parole sono di speranza:

“è vivo, come sempre, un cinema di film e di registi cui manca però cura e attenzione: e parlo ad esempio della mancanza di belle trasmissioni sul cinema in tv, come ci sono sui libri. Manca la cura al cinema come fenomeno artistico e industriale. Il pubblico, poi, a volte riserva piacevoli sorprese, ma bisognerebbe parlare anche dei tanti film, supposti commerciali, che vengono prodotti e che poi commerciali non sono stati per niente”.

Gli atri film italiani in concorso al festival di Cannes sono, oltre che Il Sol dell’Avvenire: La conversione di Marco Bellocchio, Io capitano di Matteo Garrone e La chimera di Alice Rorhwacher.

Da quanto detto dagli addetti ai lavori, il film abbandona le atmosfere cupe dei suoi lavori precedenti per aprirsi alla comicità. Non ci resta che guardare il film nelle sale da domani!

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