NAUFRAGI/APPRODI – per un futuro senza confini

NAUFRAGI/APPRODI è una videoinstallazione di César Meneghetti alla Ca' d'Oro, commemora 3.129 migranti morti nel Mediterraneo con barchette di carta su un mare digitale

Un’installazione che colpisce dritto al cuore: migliaia di barchette di carta solcano un mare digitale a ricordo di tutti i migranti morti cercando di raggiungere l’Europa. L’ha realizzata l’italo-brasiliano César Meneghetti insieme ad un gruppo di artisti disabili della comunità di Sant’Egidio. È visibile fino al 15 settembre alla Ca’ d’Oro.

Una videoinstallazione commemorativa alla Ca’ d’Oro

3.129 barchette di carta, tante quanti sono i migranti che hanno perso la vita nel 2023 cercando di raggiungere l’Italia, solcano un mare digitale finalmente ma tardivamente inoffensivo.
NAUFRAGI/APPRODI è una videoinstallazione realizzata nell’atrio porticato della ca’ D’oro a Venezia dall’artista italo-brasiliano César Meneghetti insieme ad un gruppo di artisti con disabilità della comunità di Sant’Egidio. Infatti il tema dei migranti ha scosso le coscienze di tutti loro.

César Meneghetti: “NAUFRAGI/APPRODI è un omaggio alle 3.129 persone morte nel Mediterraneo cercando di venire in Italia. In connessione con la Biennale “Stranieri Ovunque”, il lavoro è iniziato nei laboratori d’arte di Sant’Egidio, con 3.129 barchette che rappresentavano 3.129 morti. E da lì abbiamo deciso di fare questa installazione, un mare dove scorrono i nomi e gli artisti disabili declamano i nomi.”

L’omaggio di NAUFRAGI/APPRODI ai migranti morti nel Mediterraneo

E su un mare digitale, scorrono i nomi dei 240 migranti che Sant’Egidio, con Ineludibile Pietas, ha recuperato per opporsi all’oblio. Con loro non vanno dimenticati gli altri 2.889 di cui non si conosce il nome.

Il cardinale Josè Tolentino definisce questa mostra come un atto di speranza, che garantisce di riscattare i migranti dall’anonimato. La mostra, in connessione alla Biennale “Stranieri Ovunque” manderebbe così un messaggio di fratellanza universale, non solo per quanto riguarda i migranti, ma anche con il lavoro eseguito dagli artisti con disabilità.

Tra gli artisti disabili, Roberto Mizzon sfida le sue difficoltà motorie, con un trittico dedicato ai Corridoi Umanitari, grazie ai quali sono giunti in sicurezza e legalmente in Europa oltre 7000 profughi.

L’arte come voce contro la disuguaglianza

L’arte sembra spesso l’unico modo per dare voce alla disuguaglianza tra i popoli.

Il curatore Alessandro Zuccari: “L”arte si interroga sui grandi scenari del mondo, la mostra nasce dalla riflessione dei laboratori di Sant’Egidio di persone con disabilità che hanno iniziato un percorso di formazione e creatività. Il tema dei migranti è molto sentito e per questo si è voluto dedicare un’installazione ai 3.129 morti. Meneghetti sente molto il tema, Venezia è una città di mare, la Ca’ d’Oro un simbolo. Qui su un mare rosso e plumbeo scorrono i nomi dei morti.”

La mostra NAUFRAGI/APPRODI sarà aperta alla Ca’ d’Oro fino al 15 settembre. Ogni visitatore riceverà una barchetta con una frase di contestazione alla retorica dei confini.

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