Si parla di crimini commessi “con modalità mafiosa” ai danni di imprenditori veneti da parte di una famiglia, legata alla ‘ndrangheta e radicata nel veronese
Le indagini
Ecco le parole del Col. Elvio Sabino Labagnara, comandante della sezione anticrimine di Padova, “le indagini hanno permesso di sollevare da un grave stato di frustrazione psichica ed economica due imprenditori vessati dalla ‘ndrangheta”.
I prestiti e lo strozzinaggio
“Col progressivo deterioramento della loro posizione economica – racconta il colonnello Labagnara – è peggiorata anche la situazione familiare. A causa delle continue richieste di denaro infatti, gli imprenditori si sono esposti sempre più nell’accesso al credito con le banche, e anche nella propria attività di impresa quotidiana”.
Le vessazioni
Gli imprenditori della zona in difficoltà economiche si rivolgevano alla ‘ndrina dei Multari, di Cutri, per chiedere favori e prestiti, in quello che inizialmente poteva sembrare un rapporto amichevole. Sui prestiti veniva poi applicato un tasso da usura e le modalità di “recupero crediti” del sistema criminale.
