Se il Veneto dovesse essere davvero l’autonomia, come spera Luca Zaia, non ci sarà un neocentralismo regionale
Se dalle trattative post referendum del post 22 ottobre su raggiungesse l’autonomia del Veneto, non ci sarà un neocentralismo regionale al posto del statale.
L’accordo è stato siglato a Palazzo Balbi tra il governatore del Veneto Luca Zaia e gli attuali presidenti della Provincie Venete (che sono dei sindaci).
L’incontro organizzato in previsione del negoziato che si aprirebbe dal 22 ottobre con il Governo. Il modello amministrativo che sarà applicato in caso si aprissero le trattative con Roma sull’autonomia punta al decentramento locale.
La Regioni emanerà le sue leggi, oltre allo Stato, e le stesse saranno gestite dagli enti più piccoli. Zaia: “Sarebbe assurdo sostituire un neocentralismo statale con un neo centralismo regionale”.
La decisione è stata presa con tutti i presidenti delle Provincie: Enoch Soranzo (Padova), Achille Variati (Vicenza), Roberto Padrin (Belluno), Stefano Marcon (Treviso), Antonio Pastorello (Verona) e Marco Trombini (Rovigo). Assente l’altro presidente di Provincia, nonché Sindaco di Venezia Luigi Brugnaro.