New York si inchina a Padre Pio

Grande successo per il mantello e i guanti di san (Padre) Pio macchiati di sangue, esposti per due giorni nella cattedrale sulla Quinta Avenue di Manhattan.  

Due reliquie di Padre Pio, un mantello e un paio di guanti macchiati di sangue, esposte per due giorni a New York nella cattedrale di Saint Patrick, hanno attirato folle di curiosi e fedeli da ogni parte degli Stati Uniti, in un contorno di polizotti, troupes televisive e bancarelle con souvenir dedicati al santo.

I giornali (qui il New York Times) e gli altri media americani (questo è un servizio della Cbs), hanno dato grande spazio al fenomeno del religioso con le stigmate che, a quasi mezzo secolo dalla morte (e a 15 dalla canonizzazione), continua ad avere molto seguito non solo in Italia: quella di New York è stata, infatti, solo l’ultima tappa del tour oltre Atlantico delle reliquie, già oggetto di venerazione in altre città statunitensi: da Milwaukee a Bridgeport, da St. Louis a Chicago. In tutto, secondo Luciano Lamonarca, fondatore della Fondazione Padre Pio, 200mila americani avranno visto il mantello e i guanti.

Non sono mancate le polemiche: nel ripercorre la storia del cappuccino nato 150 anni fa, i media hanno ricordato le insinuazioni sul possibile uso di un acido per provocare le stigmate e hanno ironizzato sugli aspetti commerciali e quasi pagani del tour delle reliquie. nei pressi di Saint Patrick, ad esempio, si sono viste delle macchinette utilizzate per incidere a pagamento il volto del santo sulle monetine.

Ma tutto questo non ha scoraggiato i fedeli, in particolare donne incinta, ammalati di cancro, anziani in sedia a rotelle, che sono accorsi in massa nella chiesa al centro di Manhattan, mentre a poca distanza, cioè al Palazzo di Vetro, si apriva l’assemblea generale dell’Onu con l’arrivo di presidenti e ministri di 193 Paesi, a cominciare da Donald Trump.

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