Un incontro improntato sul confronto e sulla valutazione concreta di un piano di rigenerazione urbana per il centro di Mestre, quello avvenuto questa mattina tra Nicola Pellicani, candidato alle Primarie di centrosinistra per il Sindaco di Venezia, e una delegazione del comitato “Mestre Off Limits” guidata dal presidente Fabrizio Coniglio.
“Per Mestre la mia proposta politica è chiara: cultura e commercio sono le basi per rigenerare la città – ha ribadito Pellicani –, lavorando per lo sviluppo e la crescita attraverso un confronto continuo che tenga conto degli interessi dei cittadini in primis. Se sarò sindaco non ci saranno più interventi decisi senza alcun vaglio delle Municipalità o dei residenti, come quelli attualmente in atto in Riviera XX Settembre e via Poerio.” Sulla scopertura del Marzenego, Nicola Pellicani ha dunque proposto di “bloccare i lavori che riguardano l’apertura dell’ultimo tratto di Riviera XX Settembre”.
Ha poi proseguito “Il mio impegno è quello di dare vita a tavoli permanenti di confronto con commercianti, cittadini e operatori economici in modo da discutere e condividere una serie di iniziative che contemplino detassazioni fiscali, programmazione di interventi per l’arredo urbano, promozione di eventi culturali di alto livello legati all’offerta commerciale, gestione delle tariffazioni dei parcheggi reinvestendo localmente gli introiti, divulgazione delle informazioni sugli spazi sfitti, in modo da poter guidare chi cerca un luogo in cui sviluppare un’offerta commerciale, com’è stato già fatto in altre grandi città.”
Proposte, quelle di Pellicani, che mirano anche al recupero di alcune strutture dismesse della città, come i padiglioni dell’Ex Umberto I, i cui utilizzi possono variare dalla funzione commerciale a quella residenziale, o meglio sfociare in “un polo in cui riunire tutti gli uffici comunali e di partecipate che forniscano servizi al pubblico risparmiando così anche sugli affitti commerciali”.
Le proposte di riqualificazione del centro di Mestre si rivolgono nello specifico ai luoghi simbolo della città, come per esempio Piazza Barche, un tempo “coagulo di tutti i flussi della città, deve tornare ad essere il collegamento di Mestre con il fronte veneziano, Forte Marghera e il parco San Giuliano”, e la zona della Stazione “che dispone di molti luoghi sfitti che potrebbero essere il volano per rilanciare il terziario e il direzionale, o anche per costruire un polo commerciale per trovare una vocazione che attragga i flussi che oggi semplicemente la attraversano.”
“Intervenire in politiche di rigenerazione urbana, nel segno del commercio e della cultura, è fondamentale – ha concluso – per pianificare azioni decisive in maniera diffusa e capillare su tutto il territorio comunale. Solo così i cittadini potranno riappropriarsi degli spazi pubblici che vivono quotidianamente”.