Nigeriana segregata in un appartamento di Mestre e picchiata per farla prostituire. Indagini dell’antimafia, 3 misure cautelari. Reato di tratta di esseri umani
Non voleva prostituirsi e credeva davvero in quelli che in Nigeria le hanno offerto un aiuto per arrivare in Italia. Ha vissuto invece l’incubo che tocca ai migranti in Libia nei campi di raccolta. La 23enne ha raggiunto le coste italiane nel mese di marzo 2016. Non ha saputo dire dove sia sbarcata esattamente, ma probabilmente a Lampedusa. Da lì è stata accompagnata a Mestre. Tre in carcere.
Sono stati i servizi sociali del Comune di Venezia i primi ad aiutare la ragazza, nel luglio del 2016. L’hanno accolta e convinta a rivolgersi alle forze dell’ordine, che hanno avviato le indagini per verificare la sua storia.