Marghera area “no tax”: la proposta di Brugnaro al governo
Brugnaro vuole che Marghera diventi una “no tax” area. Dopo la paura per le conseguenze della Brexit infatti, ora si guarda con fiducia alle nuove opportunità che la mutata situazione internazionale può portare. Ci sono investitori stranieri, infatti, che potrebbero dirottare i loro fondi sui altri paesi e rinunciare alla Gran Bretagna, diventata meno appetibile dopo l’uscita dall’UE. Il Sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha colto l’occasione che gli si è presentata durante l’apertura di uno workshop alla IUAV per lanciare un appello a Renzi: approvare la “no tax” per Porto Marghera. L’idea è stata inizialmente proprio del Capo del Governo, che ha proposto come zone libere da tasse l’area di Expo Milano e quella di Bagnoli. E perché non anche Porto Marghera? Questa è la proposta di Brugnaro, anche perché non esiste in tutta Italia un’area così estesa e così servita da infrastrutture, ma la nostra tassazione non è competitiva. Se non si pagassero le tasse sarebbe tutta un’altra storia, sostiene il Primo Cittadino, ma non si creerebbe una zona franca, in cui le merci vengono portate con le navi, assemblate e rispedite senza entrare nell’UE e pagare i dazi. Una “no tax area”, invece, è una zona non soggetta ad oneri fiscali.