Da stamane ci sono 8 indagati in tutta Italia, comprese Venezia e Padova, per istigazione a delinquere aggravata in una chat su Telegram nel gruppo “Guerrieri”. Gli 8, di cui 5 donne, secondo la procura di Milano che sta coordinando l’indagine stavano progettando azioni violente. Queste sarebbero state inscenate durante manifestazioni No Vax, in particolare a quella in programma a Roma l’11 e il 12 settembre prossimo. Nel gruppo avrebbero parlato anche di esplosivi fai da te.
No Vax
I “guerrieri” sono stati scoperti e spiati dalla polizia postale e dalla Digos. Le perquisizioni sono scattate, oltre che nel Veneto, anche a Milano, Bergamo, Roma e Reggio Emilia. E hanno riguardato tutti i dispositivi in loro possesso in grado di farli connettere con la rete, ossia cellulari, tablet e computer.
Tutti appartengono a fasce sociali poco abbienti: disoccupati, operai, portinai, camerieri. E soprattutto le esponenti femminili sono state definiti particolarmente determinate e arrabbiate. Nella chat, in particolare, ai manifestanti si chiedeva di tenere lontani i giornalisti, e in alcuni casi di dare fuoco ai furgoni delle TV, magari con delle molotov.