Noale che legge: incontro con scrittori emergenti

L'organizzatrice dell'evento Valentina Bobbo ci parla dell'incontro con gli scrittori del Collettivo Scrittori Uniti. Con lei anche l'Assessore alla Cultura Annamaria Tosatto

Siamo in collegamento qui oggi con la città di Noale, dove si terrà un evento “Noale che legge” per dare spazio agli scrittori emergenti. Bellissimo potervi vedere all’opera e capire come vi state mobilitando per realizzare questo progetto. L’ospite alla sinistra dello schermo è Valentina Bobbo: imprenditrice, promoter, e ovviamente anche appassionato di libri e di scrittura. Accanto a lei, l’Assessore alla Cultura di Noale Annamaria Tosatto, che si è prodigata per offrirle questo spazio in cui ospitare l’evento.

Assessore, l’iniziativa di oggi fa parte di un progetto più grande in programma in questi giorni, “Noale che legge”. È esatto?

“Sì, Noale è una città che legge. Ha ottenuto la certificazione dall’Anci nel periodo 2020-2022. Noi come amministrazione ci spendiamo molto per promuovere la lettura, e quando Valentina ci ha proposto di realizzare proprio qui il primo meeting degli scrittori emergenti ne siamo stati ben felici. Siamo pronti e non vediamo l’ora di accogliere questi scrittori provenienti da tutta Italia. Promuoveranno la loro scrittura e il loro libro, e allo stesso tempo daranno a noi l’opportunità di conoscere le loro figure e le loro opere.”

Valentina, come definiresti il concetto di emergente? Significa essere snobbati dalle case editrici principali?

“Esatto. Si tratta di tutti quegli scrittori che amano follemente scrivere, e in moltissimi casi hanno un grande talento per cui si spendono in tutti i modi per essere riconosciuti come autori, eppure sono ignorati dai grandi palchi editoriali italiani. Ciononostante, stiamo parlando di scrittori validissimi e che anzi sicuramente hanno da offrire qualcosa in più rispetto al panorama canonico di oggi.

Noale che legge è un evento di grande inclusione che coinvolge scrittori e scrittrici con talento da vendere, a cui vogliamo dare almeno un briciolo di visibilità. L’augurio è che poi i lettori si incuriosiscano e trovino in loro qualcosa in più che in degli scrittori già consacrati. Siamo molto felici di poter fare questo a Noale, che è un contesto meraviglioso.”

Che libri saranno presentati oggi pomeriggio?

“Sono libri che spaziano dal thriller al fantasy, dal romanzo distopico alla biografia. È molto difficile riassumere il palinsesto che offriamo, magari potremo raccontarveli a uno a uno quando ne avremo la possibilità. Credo che conoscere questi artisti sia molto importante, sia come scrittori sia come persone, perché tanto quanto dei professionisti studiano e si preparano per quella che è la loro passione più grande.

I nostri autori vengono da diverse parti d’Italia, non solo dal Veneto, e si sono incontrati aderendo tutti al Collettivo Scrittori Uniti, che insieme a noi e al comune ha organizzato l’evento. Non ho purtroppo la possibilità di farvi conoscere Claudio Secci, fondatore del collettivo, ma se ce ne sarà l’occasione lo faremo senz’altro,”

Assessore, dicevamo prima che questa non è la prima iniziativa legata al mondo del libro che voi ospitate. Durante l’estate, ad esempio, la città ha tenuto diversi incontri a tema culturale e spesso con i riflettori puntati proprio sui libri. Dico bene?

“Assolutamente. Questo appuntamento si colloca quasi in coda con NoalEstate 2021, con la sua manifestazione di punta ossia il Noale Festival che ospita giornalisti e scrittore di caratura internazionale. Ci piaceva però l’idea di dare spazio anche agli emergenti, ragion per cui abbiamo accolto con grande zelo la proposta di Valentina.”

Qual è stato per voi il bilancio di quest’estate, a metà tra restrizioni e via libera?

“Il bilancio è sicuramente positivo. Grazie al rispetto delle normative covid, tutti gli eventi sono stati tenuti in sicurezza, con un’affluenza sempre controllata pur riuscendo ogni volta ad animare la città. La location di oggi sarà diversa rispetto al solito, sarà perché in quanto emergenti questi scrittori si vogliono distinguere in tutto [ride, n.d.a].

Di quelli invece avuti finora, gli ospiti più illustri sono stati senz’altro Francesco Vidotto, alla sua seconda apparizione qui a Noale, accompagnato da un seguito adorante di ammiratori e ammiratrici. Oltre a lui, il critico e storico dell’arte Costantino D’Orazio per una serata legata alle donne. Infine, abbiamo aperto il festival con Tiziana Ferrario, volto storico del TG1, che è venuta qui  a perorare la causa dei diritti delle donne, presentando il suo nuovo libro Uomini, è tempo di giocare senza falli.”

Sono queste occasioni anche per vendere copie, o solo per aprire dibattiti?

“Ormai siamo all’11ma edizione del festival. A mio parere, il segreto della sua longevità è che unisce entrambi i piani. Sicuramente c’è da una parte un’interesse economico per chi viene, ma parte dal desiderio di essere occasione di uno scambio di idee. Il pubblico ascolta e insieme giudica quello che viene detto da chi è sul palco, partecipando attivamente all’iniziativa nel confronto con persone capaci di muovere idee.”

Valentina, sulle tue pagine social porti il nome di Ribelle, proprio per l’impeto con cui ti scagli contro le case editrici maggiori, che in alcuni casi fanno scelte mosse da interessi più economici che artistici. Come stai portando avanti questa battaglia?

“Come dicevi prima, noi cerchiamo di dare voce a chi voce non ha, ribellandoci simbolicamente al sistema. In senso buono ovviamente, con l’intento cioè di offrire un servizio in più, perché i lettori più appassionati possano scegliere titoli diversi dal solito. Insieme al Collettivo Scrittori Uniti, siamo stati i primi a farlo, cercando di essere quanto più inclusivi possibile, tanto che nel collettivo si contano 200 diversi scrittori.

Tutte queste persone hanno bisogno di una spinta, e noi cerchiamo in questo modo di offrirgliene la possibilità. Quello di questo pomeriggio speriamo possa essere solo un primo passo per un più profondo sodalizio con il comune di Noale, con il collettivo e qualunque scrittore bussi alla nostra porta.”

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