L’intervento del Patriarca Moraglia e l’accoglienza offerta ai migranti dai patronati di Mira ha funzionato soltanto da tampone e sollevato polemiche
C’è chi teme il rischio emulazione di richiedenti asilo e infatti stamane alcune decine di profughi hanno lasciato Conetta e imboccato la strada per il municipio di Cona. Sono stati fermati a Corezzola nel padovano dove erano già diventati una cinquantina e verso le 14,30 sono cominciati i primi sei trasferimenti. Dei 13 annunciati dalla prefettura con destinazione Noale e Robegano, dove opera la cooperativa Villaggio Globale che opera nel territorio del Miranese.
Nel campo dopo la fuoriuscita di 240 rifugiati sono rimasti in 870 tra i quali sei hanno fatto ritorno. Hanno capito che le altre destinazioni non sono molto diverse dall’ex base nato di Conetta. L’allerta è alta, ci si attende che altri decidano di aderire alla marcia. I militanti di Forza Nuova intanto hanno affisso nell’area marciana degli striscioni provocatori contro la Chiesa, accusata attraverso i centri di accoglienza della Caritas di partecipare attivamente al sistema economico che vive di immigrazione. L’accoglienza del mondo cattolico insomma non è gratuita.