“Murder most foul” è la nuova, lunga, canzone di Bob Dylan
Bob Dylan ha pubblicato, a sorpresa, la canzone “Murder most foul”, a otto anni dall’ultimo inedito, l’album “Tempest”: nei 17 minuti di durata del brano, il premio Nobel per la Letteratura parte dall’assassinio di John F. Kennedy per raccontare quello che sono stati gli anni ’60 negli Stati Uniti. Un prodotto – presentato QUI con un’immagine dell’ex Presidente americano – tipicamente dylaniano con il piano accompagnato da un violino e delle percussioni, mentre canta: «Era un giorno scuro a Dallas, era novembre del 63, quel giorno che sarebbe rimasto infame…».
Il cantautore ha salutato i suoi fan con un breve messaggio
«Un saluto ai miei fan e a chi mi segue, con gratitudine per tutto il supporto e la lealtà che mi avete mostrato in questi anni», ha scritto QUI il cantautore, spiegando che si tratta di un inedito interessante registrato qualche tempo fa e aggiungendo: «State al sicuro, tenete gli occhi aperto e Dio possa essere con voi».
Tornano anche i Pearl Jam con il loro nuovo album “Gigaton”
I Pearl Jam invece hanno lasciato passare solo sei anni e mezzo dal precedente “Lightning bolt” per tornare con il nuovo album “Gigaton“, in uscita oggi. Un lavoro che presenta molte novità e solide certezze, in cui Eddie Vedder e compagni non hanno perso la capacità di leggere il presente e di raccontarlo, nel bene e nel male a cominciare del brano di apertura “Who ever said“, che sembra un invito a non mollare in questi giorni difficili. Si prosegue con riferimenti alla storia del rock (dai Queen agli Who, dai Talking Heads a Neil Young e i Pink Floyd), ma anche alla politica con le critiche al presidente Donald Trump.