Novità sulle tangenti ricevute da Giorgio Orsoni.L’ex sindaco di Venezia serviva come “investimento”.
Tre consegne in denaro contante per un totale di 250 mila euro sarebbero state le famose tre buste bianche destinate a Giorgio Orsoni in persona, l’ex sindaco di Venezia. Il politico le avrebbe ricevute nel suo studio professionale a Venezia durante la campagna elettorale del 2010. Il primo testimone dell’accusa ascoltato al tribunale di Venezia sul caso delle tangenti del Mose è stato Federico Sutto, l’uomo di fiducia di Giovanni Mazzacurati, l’ex presidente del Consorzio Venezia Nuova, la cui verità ha convinto la procura di Venezia a mettere agli arresti domiciliari Orsoni all’apice di una brillante carriera da avvocato, politico e professore universitario. Le testimonianze dei due hanno sgretolato l’immagine internazionale che l’ex sindaco aveva costruito proprio a partire dall’incarico a Ca’ Farsetti e che si dice disposto a difendere fino in fondo, dimostrando l’inattendibilità dei testimoni. Sutto ha affermato che, per Mazzacurati, Orsoni era un investimento: oltre ad essere un suo amico, era anche il primo sindaco favorevole al Mose. La difesa si dovrà quindi preparare a sconfessare quanto testimoniato.