Nuova questura di Via Ulloa: si attendono i finanziamenti

La zona pullula di edifici abbandonati diventati luoghi di incontro tra pusher e tossicodipendenti. Molte speranze erano state riposte sulla nuova questura, che doveva sorgere nell'area del'ex scuola Monteverdi, ma il rincaro delle materie prime sta facendo subire al progetto una battuta d'arresto

Un tempo qui in quest’area in Via Ulloa sorgeva una scuola diventata poi un rudere, che dava riparo a clochard e pusher, aggravando il degrado del quartiere. Un’idea del sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, ossia di costruire sulla stessa area una questura, aveva riportato un po’ di speranza tra i residenti e i commercianti, stanchi di essere prede della microcriminalità della zona.

Il piano del sindaco mai realizzato

Nel 2018 è stato abbattuto l’edificio pericolante e sono stati trovati 40 milioni di euro per erigere la struttura, che dovrebbe accogliere i commissariati di Mestre e Marghera, gli uffici di Via Nicolodi e l’Ufficio Immigrazione.

La stangata della pandemia

La fase della valutazione dei costi è arrivata con pessimo tempismo, proprio mentre nei mercati le materie prime stavano lievitando e ora le risorse accantonate non sono sufficienti. Luigi Brugnaro contava di avere una risposta dal Ministero degli Interni per raggiungere la somma necessaria nell’agosto scorso, ma le elezioni di settembre hanno bloccato tutto e ora la palla è passata al ministro Piantedosi, sensibilizzato tre settimane fa.

Il futuro della questura di Via Ulloa

I lavori per l’attesa questura, che dovevano iniziare nella primavera del 2023 slitteranno, speriamo, soltanto di qualche mese. E comunque si impone una precisazione: il progetto prevede un edificio non più alto di 20-25 metri, e non 45 come si vocifera.

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