Le gare di bob, slittino e skeleton delle Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026 non si disputeranno in Italia ma all’estero. Avere una pista da bob a Cortina D’Ampezzo, infatti, costerebbe troppo.
I costi e la decisione
Secondo l’agenzia di stampa ANSA anche il CIO, il comitato olimpico internazionale condivide la decisione.Le ultime stime parlavano di 100.000.000 euro, e il governo, alle prese con un bilancio, alleggerito dal superbonus, e dall’aumento del debito pubblico non intende più proseguire.
Lo ha annunciato Giovanni Malagò, durante la Sessione del CIO a Mumbai, in India. Secondo l’agenzia di stampa ANSA anche il CIO, il comitato olimpico internazionale condivide la decisione.
Il commento di Giovanni Malagò
“Solo due giorni fa il Governo ci ha comunicato di considerare l’opzione migliore e più sostenibile cioè considerare un’altra sede già esistente e funzionante – ha detto Malagò – Di conseguenza, Milano-Cortina 2026 dovrà individuale un’altra sede fuori dall’Italia.
Stiamo già lavorando per sondare tutte le possibili alternative insieme al CIO e alle Federazioni Internazionali, prima di presentare il tutto al Consiglio per l’approvazione definitiva. A questo proposito, è importante ricordare che una decisione come questa avrà conseguenze sul budget del Comitato Organizzatore e sull’intera operazione”.
Opinione pubblica
Una buona notizia per gli ambientalisti: secondo i sondaggi la maggioranza della popolazione Cortinese non era disposta ad accettare, in cambio di un’opera nuova, l’abbattimento degli alberi, lo smantellamento di alcuni campi da tennis e altre strutture sportive con il rischio che, essendo pochi i bobisti, la pista rimanesse inutilizzata.
Olimpiadi invernali
Una situazione senza precedenti ai Giochi Invernali: mai prima d’ora un evento è stato organizzato fuori dal paese ospitante. Sembra che al momento Innsbruck abbia fatto la sua offerta per ospitare le gare di queste tre discipline nel suo impianto.