Tutte le emozioni di un amore estivo, solo un bacio, ma il ricordo durerà per sempre. È la poesia “la foto e il bacio” di Olindo Moretti
Note sulla poesia da parte dell’autore
“Qualche anno fa mi capitò di trovarmi tra le mani una vecchia fotografia che mi riprendeva con due fratelli, amici miei, e una ragazza milanese, loro parente, che, durante l’estate, era venuta a casa loro per una breve vacanza.
La foto ci ritraeva sulla spiaggia di Sottomarina, dove per qualche giorno eravamo andati con il pullman di linea, per trascorrere le giornate di sole e mare, in compagnia. Io avevo sedici anni, gli amici e la ragazza qualche anno di più.
Quella fotografia mi riportò alla memoria quello che fu un bacio insperato e inatteso, se pure tanto agognato, che la ragazza, una sera, mi diede in un abbraccio improvviso, stretto e avvolgente. Fu quella, per me, una magica sera, che si fissò nel ricordo in modo indelebile, con la sua grande carica di commozione e gli indimenticabili, godibili profumi che, piante e fiori, emanavano in quel viale.
La vita poi non mi offrì altre occasioni d’incontro con quella donna, ch’era stata motivo, per me, di così piacevoli sensi e sentimenti, dei quali, con la poesia “La foto e il bacio”, volli, nel ricordo, rinnovarne e riviverne l’emozione” ha detto Olindo Moretti.
La foto e il bacio di Olindo Moretti
In quei giorni di sole,
di mare e di sale,
sulla spiaggia sbirciavo
il tuo corpo di luna,
con aria d’apparente distacco,
immaginandomi d’esserti,
lontano e ignorato.
Tu eri bella, matura e sicura;
io invece, nel gioco d’amore,
ero incerto e un po’ scarso.
Ho vissuto quei giorni,
quasi come in un sogno,
e, se pur ragazzino,
mi illudevo che tu mi pensassi
e mi venissi vicino.
Finchè poi, quella sera,
mi invitasti a un incontro
che, imprevisto, mi scosse,
bramato com’era.
Pochi passi in silenzio
su quel viale alberato,
coi roseti schierati, ad ogni lato,
in un cocktail di fresco
e gradevoli odori,
mi stringesti, improvvisa,
in un bacio agognato.
In quegli attimi lenti, di gustosi sapori,
fui rapito al presente
da palpiti e umori.
Le tue braccia, avvolgenti,
col profumo di fiori,
mi sciolsi e commossi, in lacrime dolci.
Batteva forte il mio cuore
mentre il corpo vibrante,
s’ubriacava d’amore.
Fui stordito e appagato,
rapito nell’estasi
di quel bacio incantato.
Tu ch’eri donna,
in quella sera dorata,
hai acceso una fiamma
e te ne sei andata.
In questa foto, con amici comuni,
riconosco di ognuno
la vita che è stata;
ma non di te,
ch’eri venuta a trovarli,
e, dopo quel bacio,
non sei più ritornata.