Oliviero Toscani fa di nuovo imbufalire i Veneti. Ha definito fessi quelli che sono andati a votare cogliendo l’occasione di mettere sull’altare la sua Milano e riversando veleni sulla Regione Veneto.
Oliviero Toscani intervistato da Radio Padova ha elargito la sua dose di veleno. “Milano è la prima città d’Italia per intelligenza, e non a caso Milano è piena di immigrati: Veneti, Napoletani, Siciliani, Neri , Africani. Milano è fatta così, è civile. Mentre i contadini là, che non parlano neanche italiano, cosa vuoi che votino?”
Parla così, Oliviero Toscani, milanese, trapianto in Toscana, il re della provocazione, famoso per le campagne pubblicitarie di Benetton, che dopo aver definito i veneti ubriaconi in queste ore ha rincarato la dose.
Questa volta se l’è presa solo con chi è andato a votare. Gli astensionisti non sono da buttar via dunque, e questo è già un miglioramento. In più da Elisabetta Gardini di Forza Italia a Mattia Fantinati del M5S lo accusano di insulti gratuiti, dato che proprio il Veneto gli ha consentito di diventare famoso. Fossero tutti ubriaconi e fossi, lui non starebbe a Milano a pontificare insomma.
Di certo il fotografo non ama la cultura veneta, continua ad attaccare lo stile e non guarda alla sostanza: ossia alle imprese piccole e medie che riescono ad imporsi tra i colossi multinazionali soprattutto nel settore vinicolo, segno che il vino non se lo bevono tutto.
“Chieda scusa e porti rispetto” gli risponde la Gardini. Qualcuno come Nicola Finco, capogruppo del Carroccio in consiglio regionale avanza un sospetto: “è un vecchio fotografo che annaspa nel tentativo di ritrovare l’efficacia perduta”.