Scioperi nel settore trasporti. Non sono finite le ore di passione per chi viaggia in questi giorni dopo il caos vissuto giovedì nelle stazioni ferroviarie in tutta Italia e nel Veneto, con treni cancellati o in ritardo di oltre un’ora. Domani, sabato 15 luglio, toccherà a chi viaggerà in aereo. Stiamo parlando del secondo fine settimana di luglio, in piena stagione di viaggi, e molti rischiano di rovinarsi le vacanze e di rinunciare a partire.
Le motivazioni degli scioperi
Le motivazioni dell’ondata di proteste tra i lavoratori dei trasporti variano dai turni di lavoro massacranti per il personale di Trenitalia ai contratti che attendono il rinnovo da 6 anni del personale di terra degli aeroporti, ossia di chi occupa del check-in e dei bagagli. Questi ultimi si fermeranno dalle 10 alle 18. Ma non è finita qui. Alla protesta si sono accodati anche i piloti di Malta Air e di Ryanair, dalle 12 alle 16, insoddisfatti dei loro compensi.
ITA Airways ha già annunciato che, a causa dello sciopero, si è vista costretta a cancellare 133 voli, nazionali e internazionali. Spiega però di aver attivato un piano straordinario per limitare i disagi dei passeggeri, prenotando nuovamente i posti sui primi voli disponibili il maggior numero possibile di viaggiatori. Pertanto, il 40% riuscirà a volare nella stessa giornata.
TAR del Lazio dà ragione al ministro
Intanto, il TAR del Lazio ha dato ragione al ministro alle infrastrutture Matteo Salvini, che ha dimezzato lo stop dei treni giovedì con le precettazioni, mentre le organizzazioni sindacali parlano di violazione del diritto di sciopero. “Per gli italiani e per i tanti turisti”, ha spiegato Salvini, “questa sarà una stagione straordinaria”. Si tratta infatti della prima “totalmente slegata dall’emergenza Covid, e non può essere rovinata da scioperi su scioperi.”
LEGGI ANCHE: Sciopero aerei 15 luglio: voli garantiti e rimborso