“Mestre sicura” l’operazione con cui le istituzioni hanno approntato, nelle ultime settimane, per frenare la criminalità
Con Mestre sicura la Questura, Prefettura e Città metropolitana hanno cercato di mettere un freno deciso alla microcriminalità sulla terraferma veneziana.
Le azioni si sono concentrate soprattutto sulle aree più calde, come il quartiere Piave e il parco Albanese. I risultati non sono mancati, con decine di stranieri bloccati per cui sono state decretate misure di allontanamento dal territorio.
Fondamentale anche il contributo del reparto prevenzione crimine e del reparto mobile di Padova, che ha visto l’impiego di circa 100 uomini; con aggiunta dei Lagunari e della polizia locale.
Gli episodi violenti non sono mancati l’esplosione di un kebab, un accoltellamento tra pusher , un altra lite con botte da orbi due giorni fa.
I risultati sono: staccati quattro fogli di via per quattro nigeriani con divieto di ritorno per tre anni. Rimpatriati un peruviano, due moldavi e un albanese e portati in un carcere dieci tunisini e tre marocchini.
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