Ospedale di San Donà di Piave: Ulss4 ha ottenuto il finanziamento per avviare una serie di interventi per l’adeguamento sismico e antincendio
In questi giorni la Conferenza Stato-regioni ha dato il via libera a una serie di investimenti per la sanità veneta mediante l’assegnazione di fondi Cipe sulla base di elenco di priorità indicato dalla Regione Veneto sulla base della normativa nazionale di adeguamento antincendio e sismico.
Tra questi l’Ulss4 ha ottenuto la considerevole quota di 6,2 milioni di euro che acconsentiranno l’avvio di una serie di interventi all’ospedale di San Donà di Piave.
Importanti interventi strutturali
“Un finanziamento che ci consente di fare importanti interventi strutturali – spiega il direttore generale Carlo Bramezza – eseguiti con una programmazione pluriennale perché non dovranno in alcun modo variare l’attività ospedaliera. Con questi adeguamenti si andrà anche ad ammodernare tutta una serie di servizi come quello della climatizzazione, del trasporto dei gas medicinali e altri. Insomma: un contributo molto importante che riqualificherà l’ospedale cittadino, a cui si aggiungeranno altri progetti che annuncerò prossimamente”.
Il programma dei lavori
Il programma dei lavori, coordinati dai Servizi Tecnici dell’Ulss4, prevede dunque l’adeguamento dell’attuale impianto di antincendio con la sostituzione e la posa degli ultimi e più avanzati rilevatori e sistemi di allarme in commercio; l’ammodernamento del sistema di trasporto dei gas medicinali, l’ammodernamento dell’impianto di areazione/climatizzazione, delle aree di isolamento e di impedimento della proliferazione di eventuale incendio, il rafforzamento generale della struttura portante dell’edificio ospedale nonché dei giunti sismici.
I finanziamenti
Nell’annunciare i cospicui finanziamenti assegnati al Veneto dalla Conferenza-Stato Regioni, a riparto dei fondi Cipe (oltre 330 milioni per 12 progetti) il presidente della Regione Veneto ha così commentato: “Siamo di fronte a un risultato vistoso, con il quale dimostriamo ancora una volta di essere avanguardia che ci vede assegnare la quasi totalità dei fondi richiesti. Anche in questa occasione il Veneto dimostra tutte le sue capacità programmatorie, progettuali e gestionali, perché, su queste partite nazionali, se sbagli una virgola sei spacciato”.
“Questi fondi – ha concluso il Governatore del Veneto – sono stati ripartiti con la stessa formula del riparto del Fondo Sanitario Nazionale, con una quota d’accesso per ogni Regione. La nostra è dell’8,25% e il nostro progetto di autonomia non va a intaccare di un euro ciò che spetta agli altri”.