Un dono speciale: un albero carico di significato
Vincenzo Gottardo, Vicepresidente Provincia di Padova: “Giovanni Falcone diceva che gli uomini cambiano, gli uomini passano ma restano le loro idee e le tensioni morali nella comunità. Questo è un bellissimo messaggio che un po’ si rifà anche al significato della pianta che ramifica con le sue radici all’interno della comunità. Noi come istituzioni abbiamo il compito di creare idee migliori negli uomini, idee sane, idee di legalità per costruire una società che sia veramente migliore.”
Francesco Pennacchini, Comandante Carabinieri Forestali del Veneto: “È una giornata speciale perchè il dono è un albero speciale ricco di tanti significati e di valori. L’albero della legalità nasce da una gemma di un albero che si trova in un’altra regione nella prossimità dell’abitazione che è stata del giudice Giovanni Falcone, assassinato dalla mafia nel 1992. I Carabinieri Forestali, con un progetto molto importante, che ha visto il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, il Comune di Palermo e la Fondazione Falcone e la Sovrintendenza con il proprio personale specializzato hanno preso questa gemma da cui è nata questa nuova pianta. Attualmente questa pianta che è un simbolo dell’impegno per la legalità è affidata alle cure del Tribunale di Padova.”
Su iniziativa del gruppo forestale dei Carabinieri e in collaborazione con il Rotary Piscopia questo ficus è stato affidato al Tribunale di Padova come simbolo di legalità e di rispetto per l’ambiente.
Daniela Famiglietti, Presidente Rotary Piscopia: “Questo albero della legalità è in memoria del giudice Falcone ma rappresenta un simbolo di legalità e di rispetto dell’ambiente. Un simbolo per tutti.”
Caterina Santinello, Presidente Tribunale di Padova: “Un dono molto importante che mi affida una responsabilità molto significativa. Questa pianta devo farla crescere e quindi deve essere un simbolo e un ricordo della presenza del giudice Giovanni Falcone.”
Un bosco ideale diffuso in tutta Italia: simbolo di legalità e libertà
Francesco Pennacchini, Comandante Carabinieri Forestali del Veneto: “Questo progetto ha visto dal 2020 al 2022 impegnati più di 900 scuole. Questo perchè l’albero è affidato alla cura dei giovani e dei bambini. Si tratta di più di 5.000 piante, che noi abbiamo ben censito e che un giorno potremmo illuminare e vedere un bosco idealmente diffuso in tutta Italia. Rappresenta il simbolo dell’impegno e della responsabilità nei confronti della legalità e l’impegno come Carabinieri di assicurare queste libertà ai cittadini.”
Ora che la pianta è stata presa in carico non resta che impegnarsi a proteggerla e farla crescere forte e rigogliosa, in armonia con altre migliaia di piante distribuite in tutta Italia. Una sorta di ideale bosco diffuso, simbolo di legalità, libertà, amore e tutela per l’ambiente. Questo perchè chi pianta un albero pianta una speranza e fa crescere il futuro.
GUARDA ANCHE: Quarto d’Altino: il nuovo pick-up della Protezione Civile
