Padova: ombra dell’Ndrangheta nel nuovo reparto pediatrico

Cresce l'allarme per le infiltrazioni mafiose nelle società di capitali. Una ricerca dell'Università di Padova rivela numeri inquietanti. Intanto il prefetto allontana dal cantiere dove è in costruzione un padiglione nel nuovo ospedale patavina un'azienda edile vicina all'ndrangheta

A Padova il prefetto ha interdetto di avere rapporti con la pubblica amministrazione ad un impresa edile impegnata nei lavori di costruzione in subappalto nel nuovo padiglione pediatrico dell’azienda ospedaliera universitaria per prevenire infiltrazioni mafiose.

L’indagine a Padova

Un’indagine del gruppo interforze anti mafia della prefettura avrebbe rilevato che la società sarebbe vicina al clan Grande Aracri di Cutro, una delle più potenti consorterie criminali della ‘ndrangheta, che da anni ha allungato i propri tentacoli nel nord Italia.

Il provvedimento impedisce all’azienda di beneficiare dei fondi pubblici. La presenza di soggetti contigui al potente clan criminale Grande Aracre nella città di Padova confermerebbe, secondo quanto reso noto dagli investigatori del gruppo interforze costituito da carabinieri, guardie di finanza, polizia e la DIA, l’azione delle consorterie ‘ndranghettiste tese a proiettare i propri interessi criminali oltre i confini in aree a grande vocazione economica lucrandone gli indebiti profitti.

Salgono a quattro, con questo importante provvedimento, le informazioni interdittive anti mafia emesse dal prefetto ne corso di questi mesi. Secondo una ricerca dell’università di Padova il 6/7% delle società di capitali nel Veneto soffre di infiltrazioni mafiose. L’allarme è scattato da tempo nelle associazioni di categoria che sperimentano interventi per salvare le aziende dal fallimento dopo averle utilizzate per riciclare denaro sporco e svuotate.

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