Secondo il presidente dell’Agenzia italiana del farmaco Giorgio Palù non deve essere un tabù, anche se si tratta di una soluzione estrema. I vaccini per bimbi e i quattro fattori di rischio per i nuovi contagi.
Il commento di Giorgio Palù
Nell’ultima conferenza stampa è intervenuto Giorgio Palù. “Ma che problema c’è a commutare il Green Pass in certificato vaccinale? Il Green Pass è stato una scelta di politica sanitaria e di politica economica, eccellente. Perché di politica sanitaria, perché abbiamo visto subito milioni di docenti vaccinarsi, è stato uno stimolo. Ma è stato richiamato dai nostri baristi, dai nostri artigiani, dai nostri piccoli e grandi industriali che temevano di chiudere le loro aziende. Quindi l’economia si è retta su questo. E guardate che l’Italia, se ha sbagliato nelle prime fasi la Lombardia, ma questa frase è stata presa a modello. Addirittura in Olanda non usano le mascherine. Ma vi chiedono, se andate al ristorante, il Green Pass, che per loro è il certificato vaccinale.
Certificato Vaccinale
“E che difficoltà c’è a commutarlo in un certificato vaccinale? Allora parliamo di vaccinare i bambini quando sappiamo che abbiamo milioni di persone adulte non vaccinate. Alcune di queste appartengono alla forza pubblica. Molte di queste appartengono alla forza pubblica e svolgono una funzione pubblica. E la svolgono in pubblico. Allora uno dovrebbe chiedersi questo. Ovviamente sono domande che non riguardano noi, ma questa è una responsabilità di tipo politico” ha detto Giorgio Palù”