Siamo in collegamento con Valentina Bobbio, la nostra scatenatissima blogger che promuove i libri e gli scrittori ribelli non molto noti e snobbati dalle grandi case editrici. Oggi parliamo del libro di Pamela Cingolani.
Grazie Valentina per questo collegamento.
“Grazie a te Maria Stella. Sono sempre molto felice di essere con te, naturalmente, per parlare di questi poveri scrittori ribelli che nessuno conosce ma che faremo conoscere”.
Quale tra gli scrittori ribelli proponi oggi?
“Oggi vi propongo un libro di poesia fondamentalmente. Il titolo è ‘Abbracciami’ ed è stato scritto da Pamela Cingolani. Si tratta di un libro di poesie scritte tramite un percorso che l’autrice, Pamela, ha fatto nella sua vita in funzione di raccontare sé stessa a sé stessa, e soprattutto ai suoi figli. Tramite questo libro lei vorrebbe aiutare le persone che magari hanno piacere di leggerlo ad affrontare un percorso di crescita personale”.
“Lo fa attraverso le immagini, moltissimi colori. È un libro che va bene per tutta la famiglia ci sono delle immagini veramente graziose. Molte sono sfocate proprio perché lei stessa ci racconta che la sua vita nel periodo in cui non era ancora riuscita a capire se stessa. Ha pensato quindi di inserire queste immagini un po fumè. Però davvero un libro particolare che difficilmente si incontra in giro. Lo consiglio a tutta la famiglia a dir la verità, perché è ricco di colori. È molto bello”.
Si ecco, questo è il classico esempio di persona che si mette a scrivere per sé stessa, per conoscere sé stessa. Poi, se il libro viene letto, o colgono l’occasione per riflettere sulla loro vita che magari è stata completamente diversa, questo è un altro paio di maniche. Intanto lei ha scritto per conoscere sé stessa, invece che rivolgersi a una psicoterapeuta. Se il risultato è buono perché non parlarne.
“Assolutamente si, anche perché la scrittura in molti casi è terapeutica. Penso che questo sia proprio uno dei casi più ecclatanti di scrittura terapeutica, di scrittura che riesce a rincuorare in primis chi la fa, e in secondo luogo magari chi la legge. È un libro terapeutico in entrambe le direzioni”.
Ma lei ha anche delle problematiche, affronta anche dei complessi, delle situazioni o racconta soltanto la sua vita?
“Lei tocca in maniera poetica e in versi, dei problemi che ha avuto durante l’infanzia, l’adolescenza, il coraggio di metterli su carta. Devo dire però che è apprezzabile. Non tutti riescono a fare un faccia a faccia, un confronto con quelle che sono le proprie paure. Si, è apprezzabile anche questo, che una persona riesca a darsi una mano”.
Si può dire “fare coming-out”, comunque sì, tutti ne hanno avuti di problemi. C’è chi riesce a scriverli e metterli in italiano corretto e anche gradevole e chi invece non ce la fa. Questa è un altra questione. Grazie Valentina Bobbio per questa segnalazione. Allora “Abbracciami”, Pamela Cingolani, la casa editrice?
“Autoprodotto”.