Paolino Libralato ospite a “Sotto le stelle a parlar di Veneto”

Il noalese Paolino Libralato si è svelato al pubblico venerdì 3 settembre in occasione della tappa a Noale della rassegna "Sotto le stelle a parlar di Veneto", promossa dalla Pro Loco del Decumano

Il noalese Paolino Libralato si è svelato al pubblico venerdì 3 settembre in occasione della tappa a Noale della rassegna “Sotto le stelle a parlar di Veneto“, promossa dalla Pro Loco del Decumano.

L’artigiano-scenografo Paolino Libralato

Parla Enrico Scotton, presidente della Pro Loco di Noale: “Paolino Libralato è senz’altro conosciuto da amici e appassionati d’arte della città, tuttavia sono in molti a non sapere chi sia questa grande figura. Stiamo parlando di un personaggio conosciuto in tutti i teatri del mondo.

Si tratta infatti di uno degli ultimi pittori di scena rimasti; quegli artisti, cioè, incaricati di dipingere le scenografie dei più grandi spettacoli di balletti e lirica di tutti i teatri del mondo. È un uomo dalla grande cultura, e nonostante le sue enormi competenze artistiche – in particolare sul Canaletto a cui dice di ispirarsi – preferisce definirsi artigiano. Il suo è un lavoro fatto con  le mani, ma anche con la cultura e il cuore.”

“Mettersi in gioco creando dei sogni”

Ci risponde proprio l’artista, intervistato ai nostri microfoni: “Il mio lavoro consiste nel mettersi in gioco creando dei sogni.  Mi vengono raccontate, proiettate o scritte delle scenografie dipinte su tele tulle, come si faceva tanti anni fa. È su questa bidimensionalità che poi ci si gioca tutto, perché con la pittura cerchiamo di infondere un messaggio poetico alla scena. Deve però essere una buona pittura. Non può più essere quella pittura di qualche decennio fa a opera di artigiani niente più che discreti.

Ovviamente i lavori che mi vengono commissionati ultimamente sono sempre lavori difficili. Non bastano più una o due immagini evocative a rendere la scena, ma con le tecnologie di oggi diventa possibile ricreare vere e proprie immagini storiche a cui dare vita.

A volte lavoro perfino su immagini sovrapposte l’una sull’altra, e una sfida del genere richiede uno sforzo tre volte maggiore rispetto a prima. Il compito di noi pittori di scena è allora ingigantire questi sogni. Il problema sarà poi vedere quanto riusciamo a dilatare con la pittura, e quanto questa regga l’urto della dilatazione. È un lavoro artigianale, e l’artigianato è la grande forza di questo paese.”

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